Quarto: scrittori e intellettuali italiani del ‘900 a confronto

Cultura e politica all'Isis Levi Montalcini di Quarto: ciclo di lezioni a cura dell'associazione AURORA

di ennio silvano varchetta

Il progetto “Cicli di lezione” ha come titolo “Intellettuali italiani del Novecento. Politica e cultura nella società contemporanea”. Esso nasce nell’ambito delle attività promosse dall’Associazione culturale Aurora con sede a Quarto (Na). Aurora, dopo anni di attivismo culturale e politico sul territorio, punta a sviluppare progetti diversi. Il programma è orientato alla creazione di un polo di aggregazione culturale in grado di coinvolgere tutte le fasce d’età, in particolare i giovani. Infatti lo scorso febbraio è stata inaugurata “La Casa della cultura”, in via Giorgio De Falco 68/D, aperta tutti i giorni lavorativi e fruibile come Aula studio per studenti medi e universitari del territorio. Contemporaneamente l’associazione propone numerose iniziative culturali, dai cineforum alle presentazioni di libri, dai tornei di giochi da tavolo ai live music serali. Ed è proprio in questo discorso che si inserisce il progetto dei “Cicli di lezione” che si sta svolgendo in queste settimane presso l’Aula Magna del liceo scientifico Rita Levi Montalcini. “L’idea – ci dice Marco Cerotto, responsabile dell’associazione – “è nata in sintonia con un gruppo di giovani studenti dell’Istituto, i quali già da tempo seguono i nostri progetti ed erano fortemente interessati a sviluppare un’iniziativa nella loro scuola. Dopo alcuni confronti si è giunti alla decisione di approfondire argomenti tematici della società contemporanea che tendono ad essere un po’ trascurati o affrontati magari frettolosamente“. “Allora – continua Cerotto – “abbiamo deciso di invitare studiose e studiosi esperti nel proprio ambito di ricerca (accademico e non) per apprendere, approfondire e discutere tematiche politiche e culturali del ‘900, le quali ci offrono l’opportunità di leggere attentamente gli scenari sociali della nostra attualità“. “Concludo, riportando il programma scelto e i relatori che hanno accettato di intervenire in questo progetto che si è rivelato essere proficuo e interessante sin dalla prima lezione“.


Intellettuali italiani del Novecento

Politica e cultura nella società contemporanea

Venerdì 18 marzo 2022 (ore 11-13)

Introduzione alla Modernità

1) Mercato mondiale, imperialismo, socialismo. Riflessione su alcuni passaggi storici

Giuseppe Antonio Di Marco (professore di Filosofia della storia, Università di Napoli Federico II);

Due lezioni sul fascismo

Venerdì 1 aprile 2022 (ore 11-13)

2) Antonio Gramsci. La fisionomia di un rivoluzionario

Simona Giacometti (professoressa di Filosofia e Storia al liceo Carlo Urbani e autrice de Il soggetto della rivoluzione. Antonio Gramsci dalla Grande guerra al Biennio rosso, Mimesis 2016);

Giovedì 14 aprile 2022 (ore 11-13)

3) Benedetto Croce e la politica. Liberalismo e antifascismo

Rosalia Peluso (professoressa di Filosofia Teoretica, Università Federico II);

Resistenza, dopoguerra e “miracolo economico”

Lunedì 2 maggio 2022 (ore 11-13)

4) La Resistenza. Dagli scioperi del marzo ’43 all’insurrezione del 25 aprile ’45

Francesco Soverina (Ricercatore di Storia contemporanea, responsabile dell’Archivio e della ricerca dell’Istituto campano per la storia della Resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea “Vera Lombardi” di Napoli. )

Giovedì 19 maggio 2022 (ore 11-13)

5) Il lungo Sessantotto: soggetti, linguaggi, politica.

Alessandro Arienzo (Professore di Storia delle dottrine politiche, Università Federico II) ].

È un’occasione per riscoprire autori, opere e capolavori, per affrontare attraverso di essi grandi temi universali e renderli strumenti utili per comprendere il presente, ma soprattutto, per riviverli e riscoprirli filtrati dalla sensibilità e dalla voce di esperti e docenti. Da anni diciamo che a Napoli e in Italia si legge poco e invece dobbiamo sottolineare che sono aumentate le vendite di libri e anche i giornali, prevalentemente quelli on line, non hanno avuto flessioni. C’è una rinnovata voglia di conoscenza e di fruizione culturale da parte dei giovani, grazie anche alle molteplici possibilità offerte dai contenuti più svariati. La riscoperta dei classici è sempre un percorso affascinante, non stupisce il fatto che iniziative di questo tipo abbiano successo perché nonostante la pandemia, ancora presente, c’è sempre voglia di conoscenza e curiosità.

Speriamo che sempre maggiori iniziative vadano in questa direzione con una partecipazione attiva di giovani ma anche di meno giovani comprendendo la forza e il grande valore trasversale della cultura. Le attività didattiche mirano alla riflessione critica su autori canonici e ormai classici della contemporaneità in vista, ma non solo, dell’Esame di Stato per le Classi Quinte. Gli allievi in ogni lezione pongono domande al relatore di turno e l’incontro può diventare un dialogo interattivo. Perché è importante studiare la letteratura? E come motivare i giovani allo studio dei testi letterari? Tra gli obiettivi principali che ogni insegnante di Italiano si prefigge c’è sicuramente quello di far appassionare i giovani allo studio dei testi letterari e i mezzi attraverso cui egli tenta di raggiungere tale fine consistono soprattutto in quegli accorgimenti metodologici e in quegli strumenti didattici che sono in grado di accrescere la motivazione di studentesse e studenti,  (volendo un po’ indagare gli aspetti legati alla professione docente…).

Vengono dedicati numerosi momenti di lezione a discutere con loro della straordinaria bellezza della letteratura, della sua capacità di sviluppare lo spirito critico e di affinare la propria sensibilità. Leggere romanzi e poesie per conoscere l’evoluzione della cultura, del gusto e dei costumi; arricchire la propria esperienza della realtà, cioè capire in che mondo viviamo; considerare le cose sotto punti di vista diversi; conoscere meglio se stessi e accompagnare il percorso di crescita;  condividere le emozioni, sfogare il dolore, la rabbia, l’amore; immedesimarsi nei personaggi e vivere le loro vicende con coinvolgimento. Si sottolinea anche il fatto che attraverso lo studio dei testi letterari si può raggiungere un altro risultato fondamentale, quello di arricchire il linguaggio e di potenziare le competenze comunicative. Non solo, far conoscere l’origine delle parole, favorire l’acquisizione di uno spirito critico (imparare ad avere pensieri liberi e anticonformistici, formare un cittadino responsabile, cosciente di ciò che accade nel mondo e che abbia un’opinione propria); affinare la propria sensibilità personale (imparare a comprendere gli altri e a essere più empatici, essere tolleranti verso il prossimo, saper accogliere gli altri, senza pregiudizi e senza tener conto delle differenze).

Lo studio dei testi letterari è importante perché consente di conoscere l’evoluzione storica della lingua italiana, di sapere come si esprimevano gli scrittori del passato, come cambiano le parole e il loro  significato oppure perché escono dall’uso. Un altro aspetto importante sarebbe non sottovalutare le potenzialità dei giovani, che vanno semplicemente spronati, affinché non pensino che lo studio della letteratura sia qualcosa di troppo difficile per loro.

Valutazione e confronto: queste lezioni ed i loro contenuti poi ci fanno riflettere sul fatto di ipotizzare di limitare il peso delle valutazioni, sostituendo magari, qualche volta, le verifiche e le interrogazioni con momenti di libero confronto, durante i quali ci si possa interrogare insieme sul significato dei testi e trovare interpretazioni personali diverse.

Molto soddisfatta la professoressa Raffaella De Vivo, vicepreside della sede Centrale della scuola, e componente della Giunta al Comune di Quarto con delega all’Istruzione. Interfacciandosi con il Dipartimento di Filosofia, ha voluto farsi promotrice del progetto organizzando ed invitando l’associazione Aurora. “Il nostro Istituto – sottolinea la prof. De Vivo – è un punto forte del territorio, un vero avamposto di cultura e legalità e per noi questi momenti di confronto e coinvolgimento sono ormai diventati una bella consuetudine“.

Aggiungiamo, concludendo, che è giusto che talune attività progettuali vengano promosse in luoghi dediti alla cultura per eccellenza, come le scuole, ed è estremamente positivo il fatto che l’esperienza scolastica possa promuovere, in un certo qual modo, nei giovani, il desiderio di diventare, a loro volta, strumenti di divulgazione culturale: ciò che si acquisisce, e di cui magari ci si appassiona, diventa importante e significativo oggetto di trasmissione.

MONDO GIOVANI a cura di Ennio Silvano Varchetta – Disturbi del sonno, ansia ed irritabilità

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