Quarto: gli studenti del liceo “RITA LEVI MONTALCINI” a lezione di legalità

Momenti significativi di formazione con l’ausilio delle Fiamme Gialle e dei loro fedelissimi cani

A conclusione delle iniziative e dei percorsi di educazione alla legalità, si è svolto il 25 maggio u.s. presso la sede centrale dell’ISIS “Levi Montalcini” di Quarto un incontro didattico con gli studenti e i militari della squadra cinofili antidroga del gruppo della Guardia di Finanza di Napoli. Organizzato dal prof. Ennio Silvano Varchetta insieme alla commissione Legalità e alla presenza dei due vicepresidi Raffaella De Vivo e Oreste Gianfrancesco, dello staff di presidenza, di un gruppo di docenti, di alcuni assistenti amministrativi e tecnici, i finanzieri hanno illustrato l’attività svolta quotidianamente dalle fiamme gialle nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli studenti presenti hanno assistito prima alle spiegazioni teoriche sulle attività di addestramento e sul servizio delle unità cinofile, poi si è passati alle dimostrazioni pratiche nell’ampio cortile della scuola. Uno dei momenti più coinvolgenti dell’incontro è stato quello in cui il bellissimo pastore tedesco Nero, guidato dai loro conduttori, ha dato dimostrazione delle sue abilità nella ricerca di sostanze stupefacenti nascoste prima in tasca a degli alunni-figuranti e poi in bagagli e autovetture.

Il Brig. Vincenzo Muto e l’Appuntato scelto Massimo Fariello, istruttori cinofili in servizio a Napoli rispondendo alle domande dei ragazzi, hanno spiegato che i cani antidroga sono attratti dall’odore della sostanza ed addestrati, sin da cuccioli, a scovarla perché, solo in tal caso, riceveranno la loro ricompensa e, cioè, il giocattolo (pallina o un pezzo di stoffa arrotolato), con cui, dopo l’azione, cane e istruttore sono soliti giocare e che diventa per il fedele quadrupede un vero e proprio rito di rilassante e piacevole divertimento.

Gli “agenti a quattro zampe” lavorano fino ai nove/dieci anni circa, costantemente seguiti dai veterinari della Guardia di Finanza.
Una volta in quiescenza trascorreranno il resto della vita a casa del proprio conduttore, oppure, se ciò non fosse possibile, presso una nuova famiglia disposta ad adottarli.

L’intervento delle Fiamme Gialle, come sottolineato dal prof. Varchetta, si inserisce nel percorso formativo di educazione alla convivenza civile, alla legalità, al rispetto delle regole ed alla partecipazione consapevole alla vita civile, sociale ed economica.

Ma come spiegare ai ragazzi che cosa significhi educare alla legalità?
Bisogna partire dal concetto a loro più vicino: la regola. Perché darsi delle regole?
In qualsiasi comunità, come la famiglia e la scuola, è indispensabile darsi delle regole per assicurare a tutti i suoi membri uno spazio di dignità e di libertà e permettere loro di interagire in maniera costruttiva con gli altri. Dal significato e dall’analisi delle regole è più semplice richiamare valori come quello della giustizia, perché menzionare la giustizia significa saper distinguere ciò che è giusto da ciò che invece non lo è.

Legalità dunque equivale insegnare ai nostri studenti a saper pensare e a ragionare, a saper scegliere ed orientarsi in maniera consapevole, ma anche a sapersi difendere di fronte ad un’ingiustizia ed a prendere una posizione autonoma e libera da condizionamenti.

E allora dopo aver studiato certi argomenti, fare taluni incontri in modo che essi possano dialogare con le istituzioni; in questo caso con le forze dell’ordine, e nella fattispecie la GdF. Il compito primario di chi indossa una divisa è garantire la sicurezza dei cittadini, anche e soprattutto se giovani. E vederli impegnati nel soccorso del prossimo, nel contrasto alle illegalità, potrebbe cambiare tante prospettive.

Al termine della interessante e partecipata lezione ci è sembrato doveroso un particolare ringraziamento oltre che agli intervenuti alla D.S. dell’Istituto Gilda Tortora, al M.llo Rosa Marrapese e al
Lgt cs Santino Fiorino, Comandante sezione operativa Compagnia Capodichino, per aver fatto sì che si potesse svolgere la formativa attività.

Legalità è un sentimento culturale che tutti noi dovremmo sempre sentire nostro e praticare. Significa comprendere il valore della giustizia intesa come qualcosa di assolutamente concreto, che deve permeare tutto il nostro vivere in auspicabile cooperazione e serenità.

 

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