Il Progetto “Tra noi, Dentro di noi”, ideato dalla Prof. M. Cicala, si è articolato in due fasi: una prima che ha previsto il ricevimento in Istituto di una rappresentanza del Team docente del CPIA NAPOLI PROVINCIA 1, operante nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli e una seconda che ha pianificato due visite degli allievi dell’Istituto Superiore Statale Pitagora alla Scuola della Casa Circondariale. Le Classi coinvolte: la 5° C del Liceo Scienze Umane, la 4° ITI C, la 4° OSS B, la 2° ITI A. I Docenti: Prof.sse T. Rotolo, A. De Vivo, M. Cicala, Prof. M. Viscardi.
Durante la prima fase, le Docenti del CPIA hanno offerto agli allievi del Pitagora l’opportunità di conoscere un’Istituzione scolastica del Territorio di appartenenza, quale quella della Scuola carceraria, nella sua realtà: Insegnanti, allieve, percorsi formativi, metodologie; hanno proposto testi poetici e in prosa composti da alcune allieve della Casa Circondariale all’interno del Laboratorio di Scrittura Creativa “La Sacca iraconda” e, in parte, raccolti nell’Antologia Davanti a me è caduto il cielo. È stato, inoltre, presentato ad ogni gruppo-classe il cortometraggio “Dentro tutte le onde”, attrici, le allieve del CPIA, Soggetto e Regia Prof.ssa A. Cicala, Riprese e Montaggio T. Quarta. Il cortometraggio è stato realizzato con l’apporto di tutto il Team docente.
Altra proiezione: Video curato dalla Prof.ssa F. Minale “Né sante né streghe”, una suggestiva rassegna fotografica relativa ad alcune attività laboratoriali, tra cui quella teatrale, realizzate, negli anni, dalla Scuola.
Il giorno 19 Maggio 2023, gli allievi delle Classi 5° C del Liceo Scienze Umane e 2° ITI A dell’Istituto Superiore Statale Pitagora di Pozzuoli, guidati dal Vicario del Dirigente Scolastico, Prof. A. Minieri, dalla Collaboratrice del Dirigente Scolastico, Prof.ssa L. Capozzi, dalle Prof.sse T. Rotolo e M. Cicala, hanno incontrato le allieve della Casa Circondariale. Con la seconda visita programmata per il 24 Maggio, le Classi 4°ITI C e 4°BOSS, affidate alla Prof.ssa A. De Vivo, alla Prof.ssa S. Daniele, al Prof. M. Viscardi e al Prof. D. Davide, hanno portato a compimento il percorso prescelto. L’area educativa, l’Atelier, il giardino, la Fabbrica del caffè “Lazzarelle”: il mondo “dentro”. Per il congedo: il video “Alle spalle della creatività” curato dalla Prof.ssa F. Minale: il Prof. V. Aulitto, la sua arte senza eguali, le allieve, i murales che, con la prepotenza di colori e disegni, hanno sostituito le pareti divisorie nella Sala colloqui.
Al centro di tutto, il Teatro. Qui, Charity, Vita Maria, Deborah, Elena, Nunzia, Angela, Anna, Carmela e, poi, Elly, Sofia, insieme alle loro Docenti, Prof.sse M. D’Emilio, A. Cicala, F. Apa, O. Caccavale, F. Minale, P. Schiavone, hanno accolto gli allievi del Pitagora con brevi scritti a loro indirizzati. Poche parole: ancore e vele. Poche parole con cui, sfiorando appena le loro storie, hanno lasciato intuire le asperità dei loro percorsi di vita. Si sono mostrate così, nella loro verità, quella verità che sconvolge e, poi, coinvolge; quella verità che obbliga al silenzio e, nel contempo, apre alla prorompente urgenza del dire; quella verità che, gradualmente, ha ridisegnato gli spazi della relazione e gli spazi interiori.
In un luogo di reclusione, adolescenti tra i 15 e i 18 anni si sono sentiti liberi, forse come mai, di descrivere impressioni, esporre idee, trasferire sensazioni senza la mediazione di strumenti informatici, senza la fatica degli schemi. Per tutti, ma soprattutto per loro, quella verità ha rappresentato la possibilità di arrendersi ad un rapporto autentico rinunciando allo schermo del mondo virtuale e scardinando quello del pregiudizio, dell’indifferenza, della disinformazione. Per tutti, vedere quella verità ha voluto dire riappropriarsi di un tempo sospeso contrastando la voracità del mondo “fuori”; toccare quella verità ha significato preservare la materia di un incontro superando la rarefazione del digitale. Una giornata per esperienze di un diverso apprendimento. Ciascuno, infatti, è stato chiamato a mettere in campo quelle competenze che afferiscono alla persona definendola: ascoltare gli altri per riuscire ad ascoltare se stessi, riflettere sulle proprie scelte comportamentali, valutare le proprie posizioni ideologiche, riconoscere le proprie emozioni, saperle esprimere, dopo aver dato ad esse un nome. Tali competenze si perfezionano in una Scuola che si occupi attentamente di acquisizioni cognitive e di abilità operative ma si preoccupi anche di quella che la poetessa D. Bisutti ha chiamato “Educazione alle emozioni”.
Si potrebbe parlare di “Didattica del sentire” che pone al riparo da un insidioso analfabetismo emotivo, arricchisce ed esplora il lessico dell’identità individuale, promuove esercizi dell’essere: sperimentare concetti come diversità, tolleranza, convivenza, solidarietà, dialogo, rispetto, uguaglianza. La “Didattica del sentire”, in definitiva, concorre alla costruzione del sé e ad una sana ed equilibrata integrazione nel contesto sociale.
Per i docenti, in quel giorno è stato più semplice che in aula insegnare a “sentire”, insegnare, cioè, a recepire e a decodificare il mondo ricorrendo non solo al sapere ma anche all’intensità di una percezione; in quel giorno è stato più semplice insegnare ad identificare se stessi nella propria originalità difendendosi dagli agguati dell’omologazione. Nel commiato, ognuno ha avuto molte cose buone da portare via.
Alle donne della Casa Circondariale che stanno imparando a leggere il cielo alla ricerca della Stella Polare, alle ragazze e ai ragazzi del Pitagora, protagonisti di quello che accadrà, a tutti noi, spesso, imbrigliati in prigionie di vario genere, impediti da lacci invisibili, giungano per conforto e per auspicio i versi di A. Porta
Perché la tenda scuote, si è alzato, / il vento, nello spiraglio la luce, il buio, / dietro la tenda c’è la notte, il giorno, /…/ è mattina, il ferro dei passi, remi e motori, / i passi sulla sabbia, il vento sulla sabbia, / le tende sollevano i lembi, perché è notte, / giorno di vento, di pioggia sul mare, / dietro la porta il mare…
dietro la porta il mare… Non lo dimenticheremo.
Prof.ssa Marilena Cicala
Un sentito ringraziamento va al Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore Statale Pitagora di Pozzuoli, Dott. A. Vitagliano, al Vicepreside, Prof. A. Minieri, alla Collaboratrice del Dirigente Scolastico, Prof.ssa L. Capozzi, alla Direttrice della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, Dott.ssa M. L. Di Palma, al Funzionario Giuridico Pedagogico, Dott.ssa A. Intilla, Al Dirigente Scolastico CPIA NAPOLI PROVINCIA 1, Prof.ssa F. Napolitano, alla Vicepreside della Scuola Carceraria, Prof.ssa M. D’Emilio, alla Funzione strumentale di riferimento, Prof. A. Cicala, all’Ufficio Educatori, all’Educatore F. Grieco, alla Dott.ssa P. Pizzo della Cooperativa “Lazzarelle”, al Team docente del CPIA, al Team Docente dell’Istituto Superiore Statale Pitagora, a tutte le allieve della Casa Circondariale e a tutti gli allievi del Pitagora che hanno partecipato con grande entusiasmo e interesse.
Tutti hanno dato il loro prezioso contributo affinché ognuno avesse in dono queste giornate.