La tragedia delle Foibe e le vicende dell’esodo giuliano-dalmata

IL TRENO DEL RICORDO E LA TAPPA A NAPOLI

DI ENNIO VARCHETTA

Si svolto domenica 25 febbraio u.s. presso il binario 14 della stazione di Napoli Centrale il “Treno del Ricordo 2024”. La commozione c’è sempre nel rievocare questa vicenda storica che ha costituito una memoria strappata della nostra storia nazionale. C’è stato negli anni un oblio ingiustificato e incomprensibile.

Le Foibe e l’esodo di tanti cittadini con l’abbandono forzato del proprio territorio passato dopo la seconda guerra mondiale dalla sovranità italiana a quella jugoslava ha segnato una pagina assolutamente triste del Novecento. Ora a fatica, a cominciare dalle parole del presidente Mattarella questo buco nero della storia e della memoria, è stato colmato e così è giusto restituire dignità a questi fratelli italiani che furono o brutalmente assassinati o costretti con la violenza a lasciare le loro case.

Un bel progetto, quello del Treno, che ha unito l’Italia nel nome del ricordo. La giornata è iniziata con la cerimonia di saluto delle Autorità: il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco Gaetano Manfredi, vari politici e rappresentanti istituzionali e la presenza sempre emozionante della Fanfara dei Carabinieri. La visita gratuita ai vagoni del convoglio storico si è effettuata con gruppi scaglionati di 20/25 persone. Promotore il ministro dello sport Andrea Abodi, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato, la Fondazione FS, la Struttura di missione Anniversari nazionali, e poi il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio Luce e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata che ne hanno permesso la realizzazione, restituisce finalmente la dovuta visibilità a questa tragedia che, per decenni, è stata una pagina di storia strappata circondata da ambiguità e omissioni.

Ricordiamo che il 10 febbraio, giornata commemorativa delle Foibe, quest’anno per volere del Ministero della Cultura, si è deciso di illuminare con il tricolore tre luoghi simbolo: la pinacoteca di Brera a Milano, il Colosseo a Roma e Capodimonte a Napoli. Non scelte casuali. A Napoli ci fu un’esperienza di accoglienza diversa da quelle pagine tristi e vergognose che si verificarono a Bologna, dove contestatori ideologizzati del partito comunista versando sulle rotaie il latte destinato ai bambini, impedirono
agli esuli di rifocillarsi. A Napoli, invece, proprio nei giardini del Parco di Capodimonte, molti cittadini provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia furono accolti con umanità e vera integrazione.

Il Treno del Ricordo, treno storico appositamente allestito con una mostra multimediale e l’esposizione degli oggetti originali degli esuli, partito da Trieste e che ha toccato diverse città italiane, concluderà il suo viaggio il 27 febbraio nella tappa pugliese alla stazione di Taranto.

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