Nelle scorse settimane a Pozzuoli è stato lanciato un appello, sottoscritto da centinaia di persone, per una “valorizzazione vera e condivisa del Rione Terra”. Sono state manifestate le seguenti perplessità:
1) “si sceglie il destino di Rione Terra e, con esso, quello di Pozzuoli e dei Campi Flegrei, senza alcun confronto con i puteolani e con le loro rappresentanze culturali e produttive;
2) non viene costruita alcuna progettualità specifica intorno al destino di Rione Terra che, per le sue caratteristiche peculiari, necessita di una valorizzazione che non può essere ridotta ad un asettico progetto di accoglienza turistica e commerciale. Riempire Rione Terra unicamente di alberghi e negozi significa condannarlo ad un generico turismo che contraddice sia la valenza storico-culturale del sito, sia le attuali tendenze del turismo concepito sempre più come esperienza culturale che come mobilità delle persone;
3) la determina non riserva alla città e, per essa, al Comune alcun momento di verifica sull’attività del concessionario al quale peraltro vengono dati solo indirizzi generici;
4) un concessionario unico, senza vincolanti indicazioni di turismo culturale, senza momenti di verifica, con un diritto di prelazione sulle altre aree da affidare senza alcun esame dell’attività svolta, fa temere che si finisca, di fatto, in una di quelle privatizzazioni che, già in troppi casi, sono state fonte di grandi profitti per i concessionari, ma di nessun vantaggio per le città e le finanze comunali . In sostanza, la determina tratta Rione Terra come un qualunque patrimonio immobiliare e non valorizza il suo essere il luogo di nascita di Puteoli, l’incarnato delle sue storie, da Dicearchia all’iconografia del Gran Tour, né coglie l’occasione per rilanciare le caratteristiche che hanno portato Pozzuoli e l’area Flegrea all’attenzione internazionale: l’eccezionale situazione geologica; l’importantissimo patrimonio archeologico”.
I promotori dell’iniziativa, tra cui Ettore Giampaolo e Pina Lama, hanno organizzato presso l’hotel “Villa De Gemmis” incontri/confronti con i firmatari, finalizzati ad approfondire la delicata problematica ed a proporre iniziative per evitare che il “Rione Terra sia utilizzato come un insieme immobiliare concesso a basso costo”.
In vista della prossima scadenza del bando, che prevede l’assegnazione del lotto ad un unico gestore, è stato organizzato per venerdì 26 novembre, alle ore 17, all’ingresso del Rione Terra un sit-in di protesta. Dopo aver ascoltato alcune canzoni da Pippo Causa, Grazia e Pina Ercolese, i partecipanti lasceranno una targa con la scritta “IL RIONE TERRA E’ DEI PUTEOLANI”.