Il Presidente Mattarella ad Acerra

Delusione per il vescovo Di Donna e le associazioni del movimento "Stop al Biocidio"

Una bellissima iniziativa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 25 aprile. Dopo aver deposto una corona all’Altare della Patria a Roma, si è recato ad Acerra per onorare la memoria dei partigiani acerrani. Peccato che ha provocato la delusione del Vescovo Di Donna e delle Associazioni aderenti al Movimento “Stop al biocidio”. Questi avevano consegnato al suo staff una lettera per rappresentare la nuova resistenza dei cittadini dei 90 comuni della Terra dei Fuochi.

Confermata, invece, la posizione del Presidente della Regione Campania. De Luca, insieme ai suoi collaboratori, ha sempre negato la correlazione tra inquinamento ambientale e patologie oncologiche. Ha sostenuto che il territorio campano è quello maggiormente monitorato.

Il Presidente Mattarella non è stato del tutto d’accordo con De Luca: in apertura del suo intervento ha pregato il sindaco di Acerra di trasmettere agli acerrani che la sua presenza rappresenta “anche il segno della vicinanza alla città e al suo territorio, alla qualità della vita, alle esigenze, alle questioni ed ai profili di carattere ambientale e sociale”.

Queste parole non sono bastate al Vescovo Di Donna ed alle Associazioni ambientaliste, sempre in prima fila. Possiamo definirle “partigiani di una nuova resistenza” contro i camorristi ed i collusi. Questi ultimi, per gli affari sui rifiuti, hanno provocato un disastro ambientale ed una epidemia oncologica.

Il Vescovo Di Donna ha invitato il Presidente della Repubblica ad Acerra per il prossimo mese di gennaio in occasione del centenario della nascita di Don Riboldi. Gli ha anche consegnato alcune foto del fratello Pier Santi con Don Riboldi quando era in Sicilia. Pier Santi Mattarella, lo ricordiamo, fu ammazzato dalla mafia.

Lo stato d’animo del Vescovo forse era condizionato anche dal fatto che subito dopo la cerimonia ha dovuto celebrare i funerali di un 38enne morto per tumore.  

L’iniziativa di gennaio 2023 potrà rappresentare l’ occasione per un approfondimento sulle problematiche ambientali. Non possiamo non ricordare che la legge di settembre 2020, per inadempienze della regione, ha dovuto trasformare l’area vasta di Giugliano da sito di interesse regionale (sir) in sito di interesse nazionale (sin). Ma, a distanza di circa 18 mesi, si è ancora in attesa del decreto di perimetrazione da parte del Ministro dell’Ambiente.

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Il virus nella Terra dei Fuochi

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