Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci all’Accademia Aeronautica dichiarò di dover recuperare i ritardi di 60 anni in 60 giorni. Nella sostanza prende le distanze l’ex Sindaco Vincenzo Figliolia, con un lunghissimo documento pubblicato sulla sua pagina Facebook, nel quale elenca tutte le iniziative che sono state fatte durante i dieci anni in cui è stato Sindaco, che hanno consentito “il raggiungimento di importanti risultati nell’ambito delle misure di prevenzione per il rischio vulcanico e per quello bradisismico”.
Figliolia parte dal 20 novembre 2014, giorni in cui a Pozzuoli fu inaugurato il Centro Comunale di Protezione Civile, alla presenza dell’allora responsabile nazionale Franco Gabrielli, che prevede una sala riservata al monitoraggio, oltre a spazi adeguati per riunioni ed eventi formativi.
Nel periodo novembre 2014-dicembre 2015 fu conferito al Sindaco l’incarico di redigere il piano di Protezione Civile Comunale con fondi FSER 2007/2013.
Con delibera di Giunta Regionale n. 609 del 23/12/2014 fu ridefinita la zona rossa. A seguito della scossa del 7/10/2015 ci fu un incontro con il responsabile della Protezione Civile per la modifica dei protocolli di comunicazione degli eventi, il controllo dell’informazione ai mass media e per l’avvio dell’attività di aggiornamento della pianificazione per l’area flegrea.
Negli anni successivi furono organizzati corsi di aggiornamento per il personale comunale ed incontri nelle scuole.
Nel 2020/2021 è stato costituito il comitato tecnico-scientifico; è stato aggiornato il Piano Comunale di Protezione Civile successivamente consegnato a tutti i cittadini; è stata fatta una nuova campagna di informazione alla popolazione; è stato installato un sistema di monitoraggio pluviometrico per le emergenze meteo e idrogeologiche: è stato istituito un servizio di reperibilità e di risposta al cittadino h 24; sono proseguite le verifiche di vulnerabilità ed i lavori di adeguamento sismico delle scuole; è stata utilizzata la microzonazione per la ridefinizione degli scenari di rischio sismico. Con delibera n. 3 del 7/1/2021 furono definiti indirizzi operativi per monitorare il fenomeno bradisismico e per attivare misure di pronto intervento.
Nel prendere atto delle dichiarazioni dell’ex Sindaco Figliolia, sta di fatto che con la ripresa del fenomeno esistono seri problemi che vanno affrontati e che riguardano la vulnerabilità degli edifici, una nuova delimitazione della zona rossa con un serio piano di evacuazione; il completamento delle vie di fuga e la progettazione di altre nuove comprese quelle del mare, le forme di comunicazione ai cittadini che superi ogni forma di protagonismo.
Domani a Roma vertice dei Sindaci con il Ministro Musumeci per chiarire se veramente esistono le condizioni per il passaggio da allerta gialla ad arancione che sono state avanzate dal Ministro, dopo aver ascoltato le conclusioni della Commissione Grandi Rischi, nella quale esistono diverse posizioni.
L’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, l’Osservatorio Vesuviano, la Commissione Grandi Rischi, diventano responsabili se non dimostrano di poter isolare i catastrofisti e di dare al Ministro indicazioni chiare ed univoche sull’evoluzione del fenomeno. E’ assurdo che la dichiarazione di Musumeci sia stata pubblicata contemporaneamente al bollettino dell’Osservatorio Vesuviano in tutt’altra direzione.
Ormai i cittadini sono disorientati perchè si avanzano ipotesi con molta superficialità e leggerezza. Ed allora si augurano che domani i Sindaci rappresentino al Ministro le diverse esigenze per evitare che si provochino ulteriori danni all’economia di una zona che ha ampie potenzialità di sviluppo ed allarmismi ingiustificati alle persone.
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