Convegno: “Il presente della Legalità: tra la memoria del passato e l’impegno per il futuro”

di Ennio Silvano Varchetta

Il 27 marzo u.s. si è svolto presso l’aula magna dell’Isis Rita Levi Montalcini di Quarto un interessante Convegno di Legalità e Bullismo.

L’evento, con il patrocinio del Comune di Quarto, è stato un’occasione di incontro e di riflessione sui valori fondamentali per una consapevole partecipazione alla vita sociale, sul senso di legalità e sullo sviluppo di un’etica della responsabilità, obiettivi irrinunciabili dell’educazione civica e alla cittadinanza.

Organizzato dal prof. Ennio Silvano Varchetta, della Commissione Legalità, e coadiuvato e supportato fra gli altri dai docenti (D’Alessandro, Amato, De Vivo, Gianfrancesco, Alonge, Vittoria) ha visto i saluti di benvenuto della Dirigente scolastica Gilda Tortora e dei rappresentanti istituzionali del Comune di Quarto nella persona del vicesindaco, assessore alla Legalità e docente dell’Istituto, Raffaella De Vivo e  dell’assessore alle Politiche sociali Angela Di Francesco.

La partecipazione dei relatori:

  • Paolo De Chiara – scrittore e giornalista (il caso Lea Garofalo – Legalità,  testimone di giustizia, vittima innocente di ‘Ndrangheta)
  • contributo di alcuni alunni di 1^ D liceo scienze applicate (le mafie, le vittime innocenti, il bullismo nella vita reale e nella rete visti da un gruppo di 14enni)
  • Pasquale Leone referente provinciale Libera (Legalità – vittime innocenti delle mafie – le iniziative e l’azione provinciale)
  • Antonio D’Amore sociologo – Ass. Libera

(interventi formativi e di progettazione dell’Associazione)

  • Carmen Del Core / Moreno Di Roberto (Legalità – familiari di vittime innocenti:

la storia di Daniele Del Core – Loris Di Roberto – area flegrea)

  • Fortuna Paudice comandante Casa circond.femm. Pozzuoli NA (Legalità –  le attività, le iniziative e gli aspetti socio-educativi in area penale)
  • Arturo Delogu – Casa Mehari

(I beni confiscati – l’esperienza di Casa Mehari)

  • intermezzo musicale – brano con chitarra a cura di un’alunna di 2^ B liceo di scienze umane
  • Ida Floridia – Ass.sociale Comune di Quarto

(Aspetti connessi al bullismo e cyberbullismo: due fenomeni che restano la minaccia più temuta dai giovani, dopo la violenza sessuale e la dipendenza da droghe.

  • Fara Vozza – psicologa e psicoterapeuta – Giudice onorario presso la Corte d’Appello di Napoli, sezione minori

(Gli atti di bullismo sono in costante e rapida evoluzione, non facile quindi cristallizzarli normativamente)

  • Marianna Colaci – coord.Centro Il Traguardo Quarto

(Aspetti educativi ad ampio raggio come valida strategia di prevenzione e contrasto ai fenomeni aggressivi tra adolescenti).

  • Nello Mazzone – moderatore

resp.beni confiscati Quarto – giornalista

Legalità per ricordare le vittime innocenti delle mafie e sensibilizzare su tutti gli aspetti importanti del vivere in modo civile.

Il contrasto al bullismo e cyberbullismo che, ahinoi, tanto si sono diffusi fra i giovani.

Occorre però che ci poniamo una domanda: con l’alto tasso di dispersione scolastica nel sud, con una povertà educativa che rende i nostri ragazzi facile preda della mafia e della camorra, quale alternativa siamo in grado di dare loro? L’unica difesa possibile contro il dilagare della criminalità è la scuola, perché la guerra contro la criminalità e le illegalità inizia con la garanzia del diritto all’istruzione. La scuola, infatti, favorisce quella conoscenza che consente a tanti ragazzi, una volta divenuti adulti, di dedicare la propria vita alla legalità e alla giustizia, di vivere una vita buona, per sè e per gli altri.

Ancora una volta, allora, accanto ai giudici, alle forze dell’ordine, agli psicologi e agli educatori, vanno ricordati anche i docenti, il cui ruolo, davvero unico, va custodito, valorizzato, incentivato.

Un lavoro di squadra dove la cultura sia fondamentale per far diventare bambini, adolescenti, giovani adulti di spessore, capaci di restare in piedi sul percorso della vita e recuperare ogni giorno il senso di essere vivi e consapevoli. Quando i ragazzi si domanderanno “Che senso ha vivere?”, la risposta dipenderà molto dagli insegnamenti che hanno avuto, dalla famiglia, dalla scuola, dalla società.

E allora possiamo confermare  e sottolineare che la cultura salva l’uomo. Da sempre.

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