Condannato l’avvocato della Terra dei Fuochi

L’inquinamento ambientale provoca patologie oncologiche ed ha favorito la diffusione del virus

Da anni le Associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese sono impegnate per la tutela dell’ambiente e della salute; hanno organizzato manifestazioni, anche attraverso l’adesione al movimento “Fiume in piena – Stop al biocidio”; hanno avuto incontri con i rappresentanti istituzionali ai vari livelli; hanno sollecitato l’ASL ad utilizzare proficuamente i 12 milioni di euro della legge 6/2014 per una efficace prevenzione, ma i risultati non sono affatto soddisfacenti. Le Associazioni hanno dovuto lottare prioritariamente contro i negazionisti sul nesso di causalità tra condizioni ambientali e diffusione di patologie oncologiche. Per fortuna hanno avuto il sostegno dello scienziato napoletano, Prof. Antonio Giordano, docente di patologia oncologica all’Università di Siena, Fondatore e Direttore dell’Istituto di ricerca “Sbarro” di Philadelphia, Premio Dicearchia 2017. Il Prof. Giordano, ed oggi non è il  solo, ha sempre sostenuto che nella prima fase della pandemia la maggiore diffusione del virus, con molti morti, si è verificata al Nord per l’inquinamento ambientale e per la carenza della medicina territoriale.

Un’altra conferma si è avuta con la condanna dell’avvocato Cipriano Chianese, il vero fautore del traffico illecito dei rifiuti. A tal proposito il prof. Giordano, in una intervista rilasciata a Radio CRC, ha dichiarato: “Manifesto soddisfazione  per questa decisione giudiziaria che è la dimostrazione della fondatezza delle nostre denunce ed ho subito attacchi da certa stampa ed anche velate minacce in questi anni. Dopo questa sentenza –ha concluso il prof. Giordano- è auspicabile che la terra dei fuochi venga trattata con la giusta attenzione”. Si spera che l’appello del Prof. Giordano venga accolto, con  interventi per gli scarichi a mare, per  la messa in sicurezza delle discariche, con il blocco dei roghi. A tal proposito si resta in attesa del decreto del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla perimetrazione dell’area vasta di Giugliano, diventata SIN (Sito di Interesse Nazionale). Secondo gli impegni assunti dal Ministro durante la campagna elettorale per le regionali, anche le 5 discariche ed il Cratere Senga di Via Provinciale Pianura dovrebbero rientrare nel perimetro di questo sito. Il tempo non gioca a nostro favore, i mancati interventi  per l’ambiente, la carenza della medicina territoriale, l’assenza di prevenzione, rischiano di provocare altri disastri . Pare che nel nostro Paese si muoia solamente di virus Covid-19 e vengono  trascurate le altre patologie.

E’ inaccettabile che non si sperimentino, come in diversi Paesi del mondo, farmaci come  il Blu di Metilene e l’Ivermectina, che stanno dando buoni risultati contro il virus. Purtroppo hanno due grandi limiti: costano poco e potrebbero risultare alternativi ai vaccini, peraltro anche carenti in questo periodo e con una ripartizione tra le regioni veramente assurda.

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