“Vico novecento”: un’opera del pianista puteolano Vincenzo Caruso

Il centro della città di Napoli è un labirinto di strade strette, spesso chiamate “vico”. A meno che non si conosca la mappa a memoria, è praticamente impossibile non perdersi in quell’intricata rete di minuscole aperture tra vecchi edifici. Se dopo tanti vichi reali si sentisse il bisogno di un ulteriore vico immaginario, il pianista e compositore di questo album Da Vinci Classics, Vincenzo Caruso, ha creato un nuovo vico nascosto proprio per i suoi ascoltatori. Lo ha chiamato Vico Novecento e lo ha disegnato, in una mappa immaginaria, come una linea che collega il Conservatorio di Napoli (San Pietro a Majella) a una casa editrice, la Casa Musicale Simeoli, di fronte ad esso.

L’album Vico Novecento esplora dunque la gloriosa scuola di composizione (pianistica) fiorita al Conservatorio di Napoli e dintorni nel Novecento, i cui germogli continuano a manifestarsi ancora oggi, come dimostrano due brani di nuova commissione (di Fabio Ambrosino e Ciro Ferrigno) e i brani dello stesso Caruso qui presentati. Essi si affiancano a opere di Gennaro e Jacopo Napoli, Mario Pilati, Terenzio Gargiulo, Aladino Di Martino, Enzo De Bellis, Alfredo Cece, Antonio Caggiula e Tito Aprea, che sono tra i protagonisti della scuola napoletana.

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