Via Napoli: mare “precariamente” cristallino

Abbiamo sempre sostenuto che l’utilizzo delle risorse del territorio possono determinare occasioni di sviluppo e di occupazione. Negli anni abbiamo sprecato le occasioni offerte dalla risorsa mare perché non c’è mai stato un efficace controllo sugli scarichi di canali che da diversi anni hanno reso il mare flegreo non balneabile. Il 10 agosto 2016 le associazioni del comprensorio flegreo giuglianese organizzarono una catena umana per attrarre l’attenzione delle istituzioni sul vergognoso scarico a Via Napoli del collettore borbonico.  La stessa attenzione è stata dedicata negli anni al litorale di Licola-Varcaturo. Prendiamo atto del particolare impegno del Presidente di “Licola Mare Pulito”, Umberto Mercurio, al quale vengono giustamente dati riconoscimenti su Facebook per la balneabilità del mare, certificata dalla stessa Arpac, dopo 25 anni. Con estrema franchezza vogliamo affermare che nel segreto delle urne questo riconoscimento non gli è stato dato, benché candidato due volte a Pozzuoli e Giugliano. Qualche pentito lo ha ammesso e probabilmente si rifarà nel prossimo mese di maggio, quando si rinnoverà il consiglio comunale di Pozzuoli, sempre se vorrà offrire ancora una volta la sua disponibilità. In ogni caso la vigilanza dovrà continuare in quanto esistono due grossi problemi riguardanti l’Alveo dei Camaldoli ed il canale abruzzese che, senza concreti interventi, con le prossime piogge potrebbero far svanire il meraviglioso sogno. Qualche timido risultato per il mare di Via Napoli e per il mare di Licola, è stato ottenuto per l’intervento della Procura della Repubblica a seguito di una formale denuncia delle associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese, oltre all’assordante presenza ed alle quotidiane denunce di Umberto Mercurio. Possiamo essere parzialmente soddisfatti per gli interventi a Via Napoli, per la pulizia del canale di Quarto con particolari mezzi meccanici, ma la nostra vigilanza dovrà rimanere alta. Non potremo scoprire la risorsa mare solamente nel periodo estivo. Né potremo essere  contenti delle condizioni del litorale di Via Napoli. Tranne una piattaforma di cemento armato ed altre due con regolari concessioni, esiste una buona parte del litorale che è molto precario per le vertenze legali ancora in corso. I pendolari sono dei veri eroi per la capacità di adattarsi su pietre, ricorrendo anche a fantasiosi meccanismi per la stabilità dell’ombrellone. La precaria gestione è affidata a ragazzi con la copertura di qualche associazione culturale, per evitare le solite scene di sequestri che si sono verificati negli anni scorsi. Ci sono modiche richieste per l’ ombrellone (due euro) e lettino (tre euro) ampiamente giustificate della vetustà degli oggetti offerti in noleggio. In alternativa esistono litorali di Lucrino e Miliscola, i cui prezzi, anche per il parcheggio, non sono alla portata di tutti. Sarebbe il caso che con prossima pubblicazione dei bandi i sindaci curassero anche questo delicato aspetto.

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A tal proposito c’è da chiedersi quali saranno i progetti per le prossime stagioni estive a Pozzuoli. Dovremo finalmente sperare, anche grazie alle elezioni amministrative, in una assegnazione definitiva dei lotti, come previsto dal bando di alcuni anni fa, con l’alternarsi di spazi liberi ed attrezzati a carico del Comune. Infine, non va trascurata una vigilanza continua sugli scarichi abusivi e sul funzionamento delle pompe di sollevamento, soprattutto se ci saranno piogge. La preziosa risorsa mare va tutelata.

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