La scuola è diventata un punto di riferimento importante per trovare lavoro, sia per il personale docente, che per il personale ATA (Amministrativi, tecnici, Ausiliari).
Negli ultimi anni si sono intensificati i controlli della Guardia di Finanza per accertare la validità dei diplomi e dei certificati di servizio che vengono rilasciati dalle scuole paritarie e che, talvolta, sono risultati falsi.
Oggi tocca al Veneto, con una operazione della Guardia di Finanza di Treviso chiamata “101 e lode”. E’ stato accertato che tra il 2018 ed il 2020 molti cittadini della Campania, assunti con contratto a tempo determinato come personale non docente, avrebbero presentato titoli e certificati di servizio risultati falsi.
Sono ben 101 le persone, la stragrande maggioranza bidelli, personale attualmente ancora in servizio. Sono accusati di aver «truccato» con documenti falsi, la graduatoria relativa al triennio 2018-2020. Dovranno rispondere tutti di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.
Un plauso alla GF soprattutto da parte di quei precari che fanno sacrifici anche di natura economica per conseguire titoli e migliorare la posizione nelle tre fasce delle graduatorie ATA.
Le scuole paritarie in diverse realtà riescono a svolgere un ruolo importante per il miglioramento del sistema scolastico e formativo, ma quelle che per soldi si trasformano in vergognosi diplomifici e rilascio di titoli falsi vanno perseguiti con sanzioni esemplari.