Nel 2021 il passaggio dall’ora legale alla ora solare scatterà nella notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31 ottobre. Bisognerà attendere la notte tra il 26 ed il 27 marzo 2022 per tornare a godere di nuovo su questo privilegio.
In Italia, la normativa sull’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916. Negli anni successivi a quella data, tale provvedimento è stato abolito e riconfermato in più occasioni. Nel 1965, poi, una legge specifica ha sancito l’entrata in vigore ufficiale del cambio dell’ora nel nostro Paese.
In tempi recenti, la questione si è riaperta: nell’estate 2018, in Europa (su input dei paesi del Nord), è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora. Un sondaggio tra i cittadini dell’Unione Europea ha coinvolto oltre 4,6 milioni di persone: l’84% ha votato per abolire tale pratica. Ciò nonostante, il dibattito all’interno dell’Unione Europea non ha messo d’accordo tutti gli Stati membri e una decisione definitiva non è stata ancora presa.
L’Italia di è espressa negativamente per il cambio dell’ora e ha presentato una richiesta formale per mantenere il sistema attualmente in vigore, che consiste in 6 mesi l’anno di ora legale e altrettanti di ora solare.
Il cambio dell’ora ha effetti sui consumi di energia. Per l’anno 2020, Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale in Italia, ha stimato che “i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio di 400 milioni di kWh (pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro”.