Napoli ospiterà a settembre la mostra di FRIDA KAHLO

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Dall’11 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 Palazzo Fondi a Napoli, ben 800 metri quadri di superficie, ospiterà la mostra di Frida Kahlo “Il Caos Dentro”. Sarà un’occasione per conoscere da vicino un’artista profonda e originale, attraverso esposizioni strutturate in sezioni a tema, con intensi sfondi variopinti che proietteranno il visitatore nell’esistenza movimentata della pittrice messicana. Verrà narrata la vita e l’arte di questa grande artista ed il suo amore verso Diego Rivera: saranno esposti anche dipinti originali che non erano mai stati esposti prima da collezioni private.

La Kahlo rappresenta per il Messico l’avanguardia, sia culturale che artistica, che si fonde con la profondità di pensiero, la trasgressione irruenta e una rara sensibilità, tutti elementi che l’hanno resa in modo indiscusso una delle icone femminili più celebrate ed amate del secolo scorso. Sarà proiettato il film che ripercorrerà la difficile vita di Frida: nata nel 1907, fin da piccola ammalata di poliomelite veniva chiamata “Frida gamba di legno”. Successivamente diventata disabile in seguito all’evento che segnò maggiormente la sua vita: l’incidente. Le conseguenze dell'incidente per Frida KahloAveva 18 anni quando la sua vita si ribaltò drasticamente: uscita da scuola, salì sull’autobus per far rientro a casa in compagnia di Alejandro Gómez Arias, studente di diritto e giornalista, ragazzo di cui Frida si era innamorata; avvenne un incidente fra il mezzo su cui Frida viaggiava e un tram e la giovane ne rimase vittima. L’autobus finì schiacciato contro il muro e Frida ne ebbe conseguenze gravissime: la colonna vertebrale si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore, le costole, la gamba sinistra ebbe 11 fratture, il piede destro slogato e schiacciato, lussazione alla spalla sinistra e l’osso pelvico spezzato in tre. Inoltre un corrimano dell’autobus le entrò nel fianco e le uscì nella zona pelvica.

Nel corso della sua vita subì ben 32 operazioni chirurgiche. “Il tram schiacciò l’autobus contro l’angolo della via. Fu un urto strano: non fu violento, ma sordo, e tutti ne uscirono malconci. Io più degli altri”. Oltre al dolore che si percepisce solo nel leggere le conseguenze di quell’incidente, Frida Kahlo fu costretta ad anni di solitudine. Infatti dopo la dimissione ospedaliera, si ritrovò a rimanere per anni a letto nella sua stanza, col busto ingessato. Da questo momento in poi, Frida farà della sua immobilità un’opportunità. Questa condizione la spinse a oltre che a leggere libri sul movimento comunista, a praticare quella che diventerà la sua ragione d’essere: dipingere.

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