Ricevo e pubblico* la storia di Claudio e l’appello della sua mamma.
“Salve. Sono la mamma di un bambino di quasi 11 anni, affetto da asma acuta e grave allergia alimentare. Dal 16 dicembre, giorno in cui si è aperta la campagna vaccinale dedicata ai bambini della sua fascia d’età (5-11 anni) è iniziata la nostra odissea! Il bambino, essendo soggetto fragile, si sarebbe dovuto vaccinare per primo, invece è stato RESPINTO da TUTTI perché NESSUNO sì è preso la responsabilità di vaccinarlo o di gestire la situazione successiva all’inoculazione del vaccino (eventuali effetti avversi). Ci siamo recati in tutti i centri vaccinali locali, nelle Asl, negli ospedali e ancora siamo in attesa! Ritengo vergognoso questo ping pong di mail, messaggi e telefonate dei medici. Mi auguro che il bambino non contragga il COVID, visto che non ha neanche la copertura di mezza dose. Se così fosse di chi saranno le responsabilità? Mi rivolgo con un disperato appello a qualche anima medica buona e competente: che ci aiuti! Il Governatore De Luca ha ordinato la DAD per dare tempo ai bambini di vaccinarsi e ritornare tra i banchi in sicurezza. Perché questa discriminazione verso mio figlio? Il vaccino non dà precedenza ai fragili perché sono più esposti? Allora dovrò raccontare a mio figlio già a questa età di quale pasta è fatta la sanità campana? Di medici che si lavano le mani e che non si assumono la responsabilità di approfondire la sua situazione sanitaria. Ma non credo che sia costruttivo andare i questa direzione. Nè per mio figlio, né per la comunità.”
Stefania Tarantino*