Per la Medicina Ufficiale il Metodo Di Bella non è considerata una cura. Negli anni ’90, una fallimentare e boicottata sperimentazione interruppe le speranze di tanti malati di cancro. Invito i lettori del blog a seguire con attenzione il video (clicca qui), anche se dura circa mezz’ora. E’ una testimonianza importante in quanto l’avv. Gianluca Ottaviano è riuscito ad ottenere una sentenza favorevole dal Tribunale di Catanzaro con il riconoscimento della cura Di Bella a carico del sistema sanitario nazionale. In altri casi, qualche altra sentenza favorevole in primo grado è stata annullata in Appello, per cui è stato costretto a ricorrere in Cassazione, che da quattro anni non ha ancora fissato la prima udienza. Questi sono i tempi della Giustizia italiana, anche quando si tratta di tutelare la salute dei cittadini e nonostante l’art. 32 della Costituzione che prevede la libertà di cura.
Oggi Facebook ricorda un post che mia figlia Lia pubblicò 10 anni fa (clicca qui) (anno della sua morte) sul blog del Prof. Ignazio Marino a proposito della cura Di Bella. Gli ricordò che nel 2008, quando si verificò la vicenda Englaro, l’illustre medico e politico affermò testualmente “E’ sacrosanto il diritto alla salute, ma non il dovere alle terapie. Nessuno deve essere obbligato a terapie a cui non vuole sottoporsi”. Lia aggiunse “Onorevole, Lei è vittima (come lo fu Rosy Bindi all’epoca) del potere della Casta Medica e non se lo può permettere”.
Un’altra esperienza è stata fatta anche a Pozzuoli per il riconoscimento della cura a carico del SSN per una paziente che stava ottenendo significativi risultati per il cancro al seno con il MDB, dimostrando anche un risparmio sui costi dei medicinali. Il ricorso fu respinto con l’assurda motivazione che l’interessata non aveva tentato prima con la cura ufficiale, cioè la chemio, unica terapia riconosciuta dal sistema.
Sono esempi che dovrebbero far riflettere. Ormai la nostra salute è monopolizzata dalle case farmaceutiche. Pertanto la sentenza del Tribunale di Catanzaro, ottenuta dall’avv. Ottaviano, è rivoluzionaria e deve essere portata all’attenzione di tutti, soprattutto del Ministro della Salute.