“I pazienti devono essere molto pazienti”: ennesimo episodio di malasanità

“Siamo ammalati e dobbiamo essere molto pazienti, ma, non per questo, rinunciare a denunciare, a protestare per l’inefficienza del sistema sanitario campano e del suo responsabile, il presidente De Luca, per gli abusi, le vessazioni e le ingiustizie che si è costretti a subire”

*Ricevo e pubblico:

“Sono un ammalato oncologico e la mia vita è una continua emergenza che non trova mai risposte adeguate alle situazioni e alle mie condizioni, ma credo che lo stesso valga per tutti gli ammalati oncologici.

FATTO

La sera del 5 Gen. us nasce lemergenza: loncologo mi invia una mail, con allegata la prescrizione specialistica, con la quale mi indica che, dal 6 Gen, il giorno dopo, devo iniziare una terapia antibiotica forte, per una grave forma di infezione addominale. Nonché le analisi il 9 Gennaio per verificare la risposta immediata della terapia durto.

Studio medico chiuso, ma sarebbe stato lo stesso anche se non fosse stato di sera, perché lo studio, nei prefestivi è chiuso. Prassi incomprensibile, come se fosse un ufficio privato.

Mi attivo con la guardia medica: impossibile contattarla per telefono. Hanno due linee, entrambe non funzionanti. Poi saprò che bisognerebbe chiamare il 118.

Vado la mattina dopo, tutto va risolto con molta fretta. Sono fortunato trovo aperta la guardia medica. Cancelletto di Via G. Diano chiuso, attesa in strada. Consegno la prescrizione specialistica e chiedo la compilazione per la farmacia di turno.

Dopo diversi minuti di valutazione, mi dicono che la guardia medica non può fare prescrizioni per farmaci con nota, che non possono fare prescrizioni neanche per esami ematochimici e diagnostici. Alternativa? Struttura ospedaliera, non ho capito neanche quale. O comprare il farmaco in farmacia.

Con molto garbo ed educazione, evidenziando che eravamo tutti vittime del sistema, compresi gli operatori della guardia medica, ho fatto notare che, anche i giorni successivi erano festivi e quindi lunica alternativa era comprare i farmaci. La dottoressa di turno, mostrando comprensione e disponibilità, facendo uno strappo alla regola, ha compilato una prescrizione solo per un giorno; sarei dovuto tornare ogni giorno fino alla riapertura del medico di base. Inoltre, mi ha fatto notare con rammarico, che i loro sono gli stipendi più bassi d’Italia. 

Ho, per una questione di principio, ritirato la ricetta, che segnava solo 2 fiale, ho comprato in farmacia le altre sei; lunedì mattina 9 Gennaio dovrò fare il prelievo e pagare le analisi perché lo studio riapre di pomeriggio.

Conclusioni

La rabbia, la delusione, la stanchezza fisica e psichica è grande. La famosa sanità svizzera su cui blatera il presidente De Luca è una bottega sgangherata, con una burocrazia folle e soffocante, lontana dalla realtà e dai malati.

Salvo, in parte, il personale, quello bravo, educato, disponibile e responsabile.

Il sistema organizzativo e gestionale è diretto da incapaci, bugiardi, burocrati che dovrebbero essere accusati di stalking nei confronti dei pazienti. Troppo Pazienti.”

*Raffaele Serpico

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