Continua la campagna vaccinale, con contrasti tra i “virologi televisivi” che contribuiscono ad aumentare la confusione sulla scelta del vaccino e sul mix per la seconda dose, per cui forse diventa preferibile affidarsi alla buona sorte. Tranne una minoranza che viene bollata con il termine dispregiativo di “novax”, con l’inclusione anche di coloro che manifestano qualche legittimo dubbio, la stragrande maggioranza è ormai rassegnata alla vaccinazione annuale. D’altra parte qualche emerito scienziato, come il prof. Massimo Galli, ha affermato che “questi vaccini funzionicchiano” perché intervengono alcune varianti che sfuggono alla totale copertura. A ciò va aggiunto che il soggetto vaccinato può contagiare con le varianti. Insomma la ruota non si ferma mai per cui diventerà inevitabile la conferma dello stato di emergenza, almeno per avere una struttura commissariale che si interesserà dell’acquisto e della distribuzione dei vaccini. Ed allora, per contribuire a superare alcune perplessità, e non potendo prevedere al momento l’obbligo vaccinale, ieri il Presidente Draghi ha firmato il decreto che introduce il “certificato verde anticovid” che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19, oppure l’avvenuta guarigione negli ultimi 6 mesi o il referto di un test molecolare o antigenico eseguito nelle ultime 48 ore. Tale attestato può essere rilasciato dalla struttura sanitaria, dai medici di medicina generale e dalle farmacie. Sarebbe utile sapere se si prevede anche un certificato di esonero dal vaccino per patologia, che potrebbe essere rilasciato dal medico di famiglia, con l’indicazione di alcune prescrizioni.
Con il certificato verde è possibile partecipare a cerimonie civili e religiose anche al chiuso, ma nel rispetto delle linee guida anticovid. Di conseguenza per il non vaccinato viene introdotto il principio della “libertà limitata”, con divieto di libera circolazione nel nostro Paese oppure di accedere a cinema, teatri, ad RSA, alle varie manifestazioni. Pur senza essere maghi, prevediamo che ci sarà un diffuso contenzioso. Dal 1° luglio entrerà in vigore il Digital Green Certificate della Unione Europea, che consentirà la circolazione nei diversi Paesi europei ed evitare di essere sottoposti a test o quarantena. Questo provvedimento dovrà essere recepito dai singoli Stati, con l’indicazione del termine di scadenza. Si presume possa avere una durata di 8/12 mesi. Infine qualche buona notizia: si prevede che dal 21 giugno tutte le regioni andranno in zona bianca, tranne la Valle d’Aosta e che dal 15 luglio non ci dovrebbe essere l’obbligo della mascherina.