COVID 19: autorizzato anche in Italia l’utilizzo degli anticorpi monoclonali

Approvato il decreto ministeriale che demanda alle regioni le modalità di prescrizione

A seguito del via libera dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ed il parere positivo dell’Istituto Superiore di Sanità, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che autorizza la distribuzione degli anticorpi monoclonali , che servono  a potenziare le difese immunitarie e sono di vitale importanza contro il Covid.

Gli anticorpi monoclonali neutralizzanti, prodotti in Italia dall’industria farmaceutica Eli Lilly e Regeneron e distribuiti in tutti i Paese del mondo (tra l’altro sono stati utilizzati per Trump), sono farmaci biologici riprodotti in laboratorio e servono a  riprodurre anticorpi specifici contro il virus Sar-Cov-2. Diventano, pertanto, inaccettabili ed oscuri i ritardi dell’Aifa, tant’è che  lo scorso anno in Italia non furono accettate 10.000 dosi gratuite per la sperimentazione e che avrebbero potuto salvare vite umane. Questi farmaci hanno un effetto quasi immediato, vanno utilizzati soprattutto per i soggetti fragili quando si presentano i primi sintomi della malattia, anche  per evitare complicazioni  e ricoveri ospedalieri. Realizzano “l’immunizzazione passiva” , in attesa che i vaccini riescano a realizzare “l’immunità di gregge”. Al momento gli anticorpi monoclonali vengono somministrati in ospedale, ma si spera che al più presto potranno essere utilizzati anche a livello ambulatoriale. La terapia costa circa duemila euro, ma tale somma viene compensata ampiamente, anzi produce risparmi, considerati i costi giornalieri di un paziente in terapia intensiva.

A differenza del plasma iperimmune che viene raccolto dai pazienti negativizzati, gli anticorpi monoclonali vengono prodotti dall’industria farmaceutica, ma hanno lo stesso obiettivo  di introdurre direttamente anticorpi contro il virus, a differenza del vaccino che ha la funzione di produrli. Con l’approvazione del decreto ministeriale, le singole regioni debbono individuare le modalità di prescrizione del farmaco  e gli aspetti organizzativi per la distribuzione.  Si spera che il Presidente De Luca assuma al più presto una decisione che possa facilitare la cura domiciliare .

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