Bradisismo: la tesi del Generale Angellotti sul fenomeno

La ripresa del bradisismo sta creando forti preoccupazioni tra i cittadini. Venerdi scorso, con il tavolo tecnico e con la conferenza stampa dei ministri Musumeci e Sangiuliano presso l’Accademia Aeronautica, possiamo affermare che i diversi livelli istituzionali stanno dedicando particolare attenzione ai Campi Flegrei, tentando anzitutto di recuperare i notevoli ritardi accumulati, come ha denunciato due volte il Ministro Musumeci.

In questi giorni si registra una stasi del fenomeno, con scosse di bassa magnitudo e c’è chi ha una tesi che potrebbe anche sembrare astrusa, ma che risponde ad un ragionamento logico. Nessuna illusione, nessuna sostituzione ai vari organismi istituzionali, ma che vogliamo ugualmente presentare. Tutte le tesi possono essere smentite perché il bradisismo è un fenomeno che si può studiare, ma ad oggi nessuno può prevedere eventuali conseguenze.

Certamente non si esaurisce, ma forse ci esaurisce. Pertanto i cittadini in questa fase chiedono prioritariamente di accelerare i tempi per accertare la vulnerabilità dei fabbricati e restituire un minimo di serenità in presenza di scosse. Abbiamo intervistato il Maggior Generale (ris.) dell’Esercito Italiano Aniello Angellotti, uno studioso dei siti archeologici ed un osservatore attento del fenomeno. Il Generale ha anzitutto spiegato che i Romani costruivamo i vespasiani laddove esisteva sorgente d’acqua naturale. Infatti (ndr) è stata scoperta anche la sorgente del cantarellum dal compianto Carmelo Cicale, a cui sono stati attribuiti e riconosciuti poteri antinfiammatori.

Il metodo empirico rappresenta uno studio degno di attenzione: ecco di seguito l’intervista ad Aniello Angellotti.

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