Ieri, come ogni martedì, l’Osservatorio Vesuviano ha pubblicato il bollettino dei Campi Flegrei ed ha reso noto che nella settimana appena trascorsa (e precisamente dal 20 al 26 maggio), nell’area dei Campi Flegrei si sono prodotti 3 sciami sismici all’interno dei quali i sismografi hanno registrato 274 terremoti. Non si evidenziano variazioni significative nei parametri delle deformazioni del suolo, né nei parametri geochimici monitorati nel periodo di riferimento rispetto al trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti.
Il valore medio della velocità di sollevamento, dalla metà di aprile, nell’area massima di deformazione è di circa 20 millimetri al mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Nell’ultima settimana è stata registrata una variazione del segnale deformativo che ha mostrato un abbassamento di circa 1 centimetro subito dopo gli sciami del 20 e del 21 maggio in alcune stazioni GNSS nell’area centrale, ma la deformazione è tornata stabilmente nei valori registrati precedentemente. L’abbassamento del suolo è registrato per le giornate di lunedì 20 e martedì 21, negli stessi giorni dei forti terremoti con Magnitudo 3.5; 4.4; 3.9; 3.1; 3.6;3.6, tutti localizzati nella parte centrale della caldera, ad una profondità tra 2 e 3 km.
Gli estensori del Bollettino hanno comunicato di aver verificato i calcoli anche con altri software, in aggiunta a quello da sempre utilizzato, i quali non confermano l’abbassamento di 1 cm. Ed è quindi stata diffusa la notizia che sono in corso ulteriori analisi e misure. “Seguo da sempre l’evoluzione di questa crisi e quanto è stato registrato nei giorni 20 e 21 maggio alla stazione RITE è molto interessante, anche perché qualcosa di simile già era accaduto nel recente passato nel corso di terremoti di magnitudo superiore a 3.0 – dichiara il prof. Giuseppe Luongo – Dunque, il suolo a RITE si abbassa di 10 mm e dopo due giorni ritorna ai valori precedenti alla crisi sismica e non varia fino a domenica 26 maggio compresa. L’abbassamento può essere interpretato con le deformazioni associate ai terremoti generati da un meccanismo tensile (le parti separate dalla faglia si allontanano e il suolo si abbassa), segue poi la ripresa del sollevamento per l’azione permanente della spinta. Quanto ipotizzato potrà trovare conferma dai meccanismi focali dei terremoti localizzati al centro della caldera e dalle componenti orizzontali dei vettori spostamento del suolo dalle stazioni GNSS, quando i dati saranno disponibili. Questi potranno indicarci lo sviluppo e il limite dell’area in deformazione tensile, al di la della quale le deformazioni sono compressive”.
Il terremoto più intenso degli ultimi 40 anni dello scorso lunedì 20 maggio e gli sciami sismico che ne sono seguiti, hanno provocato panico tra la popolazione e danni a molti edifici di Pozzuoli. Sono ancora in corso le operazioni di censimento delle famiglie sgomberate e di assegnazione degli alloggi. Presso il PalaTrincone di Monterusciello é allestito il punto ristoro dove viene offerta ospitalità alle famiglie che hanno perso la propria abitazione.
Nel frattempo, il vertice che si é tenuto a Roma tra i sindaci Flegrei, il Vice prefetto e il Ministro di Protezione Civile Nello Musumeci lo scorso venerdì, ha definito le criticità che stanno vivendo le città di Bacoli e Pozzuoli, pur restando i Campi Flegrei in un livello di allerta di colore GIALLO (livello di attenzione). Si ripropone, a beneficio dei lettori, il Piano di Protezione Civile (CLICCA QUI).
Successivamente, poi, dopo una riunione con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro Musumeci ha annunciato una serie di misure. “Saranno stanziati fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nell’area dei Campi Flegrei”, dichiara in conferenza stampa. “Gli spazi ed i luoghi dove vanno i nostri figli e nostri nipoti devono essere sicuri. Abbiamo già concordato con la Regione e i sindaci alcune iniziative. Con il ministro Valditara stiamo varando un piano che coinvolga tutti gli edifici scolastici ricadenti nei tre Comuni della zona di rischio del bradisismo, si tratta di una sessantina di scuole. Ancora non abbiamo le stime, verranno fatte nei prossimi giorni ma ci vorranno certamente oltre 500 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici pubblici“.
Oggi a Roma alle ore 13,30 si terrà una audizione con il Ministro Musumeci nella Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Nel frattempo é stata rinviata l’esercitazione di Protezione Civile programmata per i giorni 30 e 31 maggio.
SEGUONO AGGIORNAMENTI.