Bernadette ci racconta la sua storia: allarme ragno violino negli appartamenti

La testimonianza di un medico chirurgo, che si è salvata autocurandosi

Ricevo e pubblico:*

”Stavo facendo la doccia giovedì scorso prima di andare ad un concerto a Roma e a un certo punto mi sono sentita pizzicare come un morso di zanzara, cioè avvertivo prurito e ho visto la bollicina. Poiché sono un pó allergica alle punture di zanzara ho applicato subito lo stick di ammoniaca.

Inizialmente il prurito è passato e così non ci ho pensato più. Mi sono messa in viaggio e nel pomeriggio in macchina mentre guidavo sentivo che continuava a pizzicare, così ho alzato la maglietta e ho visto che si era formato un pomfo ovalare con al centro un’area violacea, tipo sofferenza cutanea. Ho pensato: “Che cosa strana!”

Durante il concerto continuava ogni tanto a prudere e pizzicare e così mettevo la bottiglia di acqua fredda per trovare sollievo. Giunta in albergo ho preso il bentelan. Dal giorno dopo ho proseguito con bentelan e crema di gentamicina e betametasone ma vedevo che non migliorava molto. Così la domenica sera ho contattato una mia collega dermatologa, avendo visto in internet che poteva trattarsi dalla somiglianza delle immagini di un morso di zecca o di ragno violino, la quale mi ha detto che dovevo prendere subito l’antibiotico per via orale o a iniezione. Così ho proseguito con antibiotico e l’ho fatto anche una dose a iniezione, ho alzato le dosi cortisoniche, preso antistaminico, fortilase che è un antiedemigeno, disinfettavo sempre e mettevo crema antibiotica di Aureomicina.

Mi sono anche consultata con il centro antiveleni del Cardarelli che ho contattato telefonicamente, fino ad arrivare in queste condizioni che vi mostro senza miglioramenti.

Il Cardarelli mi ha consigliato di proseguire la terapia e di recarmi personalmente presso il nosocomio dove c’è il Centro antiveleni per farmi visitare e così ho fatto. Il collega ha ripetuto la stessa cosa dicendo che verosimilmente era un morso da ragno violino, che la terapia che stavo facendo andava bene ecc. Io ho esposto la mia idea di asportare la parte centrale e lui mi ha detto di consultarmi con qualche collega chirurgo, perché al momento al triage erano tutti impegnati e che non mi conveniva aspettare.

Si aggravano le condizioni di salute di Bernadette
Si aggravano le condizioni di salute di Bernadette

Sono un chirurgo. Visto il peggioramento evidente del mio stato di salute ho deciso allora di asportarmi la parte infetta da sola. Ho iniziato ad avvertire subito un netto miglioramento, a sentirmi meglio. Ora sono in fase di guarigione.
Spero che la mia testimonianza tramite Il Blog di Gió possa essere utile a chi dovesse vivere un’esperienza simile alla mia”.
*dott.ssa BERNADETTE PALUMBO

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