Annamaria Mantile: storia di umanità di una donna fra tante

Il racconto dell’agonia e della morte della docente sottoposta a vaccino

Ogni persona ha una storia fatta di affetti, di lavoro, di senso civico, di rispetto. Il racconto di Sergio Mantile fa emergere i contorni luminosi di una persona, sua sorella Annamaria, una donna fra tante donne, che quest’anno in occasione della Giornata della Donna vogliamo ricordare. Annamaria se ne è andata in una tiepida mattinata di marzo, dopo 3 giorni di agonia, successivamente alla somministrazione del vaccino Anticovid19. Questa testimonianza non vuole essere l’espressione di una posizione NO-VAX. Né da parte di chi scrive, né da parte di chi offre il proprio contributo in un momento così doloroso. Sarà la magistratura ad appurare la presenza del nesso causale tra il fatto e l’evento morte. Il contributo di Sergio vuole essere l’espressione di un rapporto dialettico riferito ad una tematica molto dibattuta in questi giorni: la campagna vaccinale. Essa rappresenta un diritto – dovere imprescindibile del cittadino per uscire dalla pandemia; allo stesso tempo, peró, ancora caratterizzata da rilevanti carenze sul piano assistenziale: come afferma Sergio nella sua intervista, chi si sottopone al vaccino non è supportato da un sufficiente monitoraggio medico post-somministrazione, ma a solo 15 minuti di osservazione.

La sofferenza ed il sacrificio di Annamaria possano offrire alla comunità scientifica spunti di miglioramento.

Presso Cappella dei Cangiani, oggi alle ore 17, ci saranno i funerali. Per norme covid posti limitati a 60.

Per l’intervista clicca qui:

 

 

 

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