Allarme clima: crolla ampio blocco di ghiaccio in Trentino

È necessaria una decisa inversione di rotta allo stile di vita dell’individuo, risintonizzandolo alle esigenze del pianeta

Un enorme costone di ghiaccio si è staccato dalla Marmolada, della grandezza di circa due campi di calcio. A 3.300 mt di altitudine da giorni si erano raggiunti i 10 gradi termici. Temperature non conformi non solo alle medie stagionali, ma alle temperature naturali dell’alta montagna. Una tragedia senza precedenti, anche se da anni le istituzioni lanciavano allarmi sull’arretramento dei ghiacciai alpini.

6 morti e presumibilmente 20 dispersi l’amaro bilancio. Diverse cordate di turisti si erano incamminate nel pomeriggio di ieri. Il tempo buono aveva favorito gli alpinisti. Intorno alle 14 la tragedia.

La situazione climatica sta cambiando vertiginosamente: lo zero termico, che è la temperatura naturale perché il ghiaccio resti tale, negli ultimi tempi è abbondantemente superato in diverse zone inferiori ai 4.000mt, non solo in riferimento ai ghiacciai alpini.

A nulla servono i summit mondiali se l’uomo non decide di dare una decisa inversione di rotta al proprio stile di vita. Se le nazioni, con provvedimenti importanti, non decideranno di adattarsi alle esigenze di Madre Natura. Essa, con inesorabile puntualità, dà segnali decisi. Bisogna comprendere che ognuno di noi può dare un fondamentale contributo al count down a cui abbiamo sottoposto il pianeta. L’Italia è una nazione priva di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici!

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