Voci dal carcere: “Tu perdonaci, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno“

La croce della Misericordia è esposta dinanzi all’altare della chiesetta del carcere di Pozzuoli. Spoglia, povera, struggente. La fisso mentre Padre Fernando legge la preghiera di A. e sento compassione per il Cristo che si è donato. Compatisco la sua solitudine e il dolore di Sua Madre dinanzi all’ingiustizia del mondo. Quante Madri dicono addio ai propri figli? È un innaturale ed insopportabile dolore. Non basta “chiedere” la pace. Inneggiare slogan. Bisogna volerla. Sia PACE ovunque e ogni giorno, prima in ognuno di noi.

<Sulla croce Gesù dice una frase sola:”Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” E’ una frase forte: Gesù aveva sofferto l’abbandono da parte dei suoi che erano fuggiti. Ma gli rimane il Padre. Ora nell’abisso della solitudine, Egli grida a gran voce: “Perché mi hai abbandonato?” Gesù ha portato in preghiera anche la desolazione estrema. Ma soprattutto l’ha provata. Ha provato l’abbandono più grande che i Vangeli testimoniano riportando le Sue parole. Tutto questo ancora per noi, per servirci. Perché quando ci sentiamo con le spalle al muro, quando ci troviamo in un vicolo cieco, senza luce e via d’uscita, quando sembra che neanche Dio risponda, ci ricordiamo di non essere soli. Gesù ha provato l’abbandono totale, la situazione a lui più estranea, per essere in tutto solidale con noi. Lo ha fatto per dirci: “Non temere, non sei solo”. Ecco fin dove ci ha serviti Gesù! Adesso noi, con le nostre preghiere, vogliamo poterti dire “Grazie!” per non giudicarci mai, come facemmo invece noi nel crocifiggerti. Dacci oggi la possibilità di sorreggerti come allora non facemmo, mentre trascini la nostra croce sulle tue spalle. Perdonaci per averci ammazzato ed aiutaci ad avere quella stessa forza che ti ha accompagnato mentre ti inchiodavano. Siamo solo umili peccatrici, ma ti amiamo. Tu perdonaci, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Grazie Signore.>

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