Voci dal carcere: “La forza possa avere il sopravvento sulla paura e sull’angoscia”

Appena terminata la Santa Messa, sulle note di “Rose Rosse per Te” abbiamo distribuito alle sorelle detenute i dolcetti alle mandorle donate dalle Suore Vocazioniste di Pianura per festeggiare il nuovo anno. Proprio domani la Madre Generale, Giannina Di Francia, avrebbe compiuto 86 anni: per lei e per le anime benedette di altri defunti abbiamo pregato, in spirito di fede e condivisione. È stato commovente vivere nel Tempio del Signore la preghiera e gli auspici per il nuovo anno: speranza di salute e di conclusione della detenzione. Come ha detto il Pontefice nell’ultimo Angelus “Accogliamo Dio in mezzo a noi. Fratello, sorella, se il buio della notte ti circonda, se le ferite che ti porti dentro gridano <non vali niente, non conti niente>, Dio ti risponde e dice: <Ti amo così come sei. La tua piccolezza, la tua fragilità non mi spaventano. Mi sono fatto piccolo per te. Ti sono vicino e solo questo ti chiedo, fidati di me e aprimi il cuore>.

Anche oggi non è mancato l’incontro con A. che mi ha donato la sua supplica:Madre Nostra, è con devozione ed amore che le Tue umili donne sono da Te, le Tue detenute sofferenti in questo luogo di costrizione, ma fiduciose in questo nuovo anno nel quale sperano, in seno alla Tua Misericordia, di tornare alle loro case, ai loro affetto; per le altre che hanno appena intrapreso il cammino, di godere della Tua protezione, affinché la forza possa avere il sopravvento sulle paure e sull’angoscia. Ti ringraziamo per le Tue costanti iniezioni di fiducia attraverso le quali ci distilli amore, fede e speranza. Sono dedicate a Te le lacrime versate nell’anno appena lasciato, straziato da disgrazie ed eventi che ci hanno schiaffeggiato nel cuore. Ma Tu, Vergine Santa, con la tua purezza ci rendi più vere, più donne. Donne che oggi ai Tuoi piedi Ti pregano, splendendo di quella luce che tanto ha illuminato il mondo, partorendo quel bambino che diventerà uomo insegnandoci ad amare. Una preghiera ed un pensiero oggi vogliamo rivolgerti affinché Tu possa proteggere e benedire tutte le agenti che non sono e non saranno mai per noi carceriere. Sono solo donne che svolgono il loro lavoro, spesso esulando dai loro compiti per capirci, comprenderci e spesso sopportando le intemperanze che offendono e stravolgono il loro compito, che è solo pane per le loro famiglie. Tu che puoi raccogli i nostri pensieri e custodiscili come hai fatto con Tuo figlio. Lode a Te Maria!”

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