Curiosità su Sanremo: Damiano e la sua “Coraline”

Luxuria critica la performance di Zalone sulla transessualità

Il sipario su Sanremo è appena calato ed inevitabilmente si accendono i riflettori sui gossip dei protagonisti e sui salotti della critica. Vladimir Luxuria, ospite domenica a Non è l’arena definisce l’invito di Amadeus a Checco Zalone un’operazione paracula. Aggiunge che gli autori del Festival, da un lato “hanno voluto strizzare l’occhio contro l’ipocrisia dei falsi moralisti, dall’altro far ridere le stesse persone che hanno quei pregiudizi nei confronti dei trans, usando ossessivamente delle battute che avrebbero dovuto confermare l’impossibilità di una trans di essere femminile”.- Per sfatare questo pregiudizio, invita Gasparri, ospite presente in studio, a sfilarle la scarpa per dimostrare di avere lo stesso numero della sorella. “Una trans, quindi, secondo il messaggio che Zalone ha voluto trasferire, o è una prostituta, o è una donna mancata La trans brasiliana dal nome maschie (Oreste), – prosegue Luxuria – che il protagonista non incontra nel quotidiano su un tram o altrove, ma nel vicolo buio, vuole rimarcare il concetto di prostituzione legato alla transessualità. In una vetrina come Sanremo, dove si critica anche il lembo del vestito della donna che sta vestita in terza fila, bisogna poter commentare anche una brutta satira.

La magistrale esibizione dei Maneskin, invece, ha mostrato al pubblico di Sanremo i due volti della band. Anime rock, ma anche grandi poeti, parolieri che muovono le corde profonde dell’anima. Chi può dire di non conoscere una “Coraline“, se non addirittura identificarsi in lei? Appartiene a tanti il vivere con sensibilità il quotidiano come Coraline che “prende il dolore degli altri e lo porta dentro lei”. Coraline possono essere tutti: il senso della musica, e dell’arte in generale, alla fine è proprio questo, l’universalità. In un tweet (clicca qui) il giorno dopo l’esibizione dal palco dell’Ariston Damiano ringrazia tutti, tra cui Giorgia Soleri, la sua compagna da 5 anni. Non si conosce il significato reale di tale ringraziamento “Grazie a te Giorgia di avermela fatta scrivere”. Sarebbe semplice dare l’interpretazione che Coraline potesse essere proprio lei. Di sicuro il testo parla di una ragazza giovane ed anoressica, “Coraline non vuole mangiare, Coraline vorrebbe sparire“. Di una persona fragile che “non riesce ad uscire da una misera porta”. Un tema difficile, ma tremendamente attuale quello dei disturbi alimentari e della solitudine che attanaglia molti adolescenti. Un plauso ad un gruppo così giovane che rende giustizia ad una piaga così profonda ed ignorata, rendendola pura poesia.

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