La luce nel buio, la speranza nella sofferenza: in cammino verso la Pasqua

Riflessioni di Mark Oden - pastore evangelico e la storia di Alessandro

Domani inizierà il triduo pasquale, il fulcro del cammino di un cristiano, il condensato della Fede. La pandemia ha gettato un’ombra sul mondo intero. Speranza e sogno sono gli elementi che ci spingono ad andare avanti e a cercare la luce in fondo al tunnel.

“In una fabbrica di giocattoli fuori Napoli, Ciro e Gennaro vengono assunti per un lavoro manuale e monotono. 8 ore al giorno per un anno intero, 365 giorni. A Ciro vengono promessi 15 mila euro alla fine dellanno, a Gennaro 15 milioni di euro. Quale sarà la loro esperienza individuale di questo lavoro? Ciro dopo un mese si lamenta, il lavoro è una noia mortale. Gennaro invece, anche se fa lo stesso identico lavoro, lo fa con gioia nel cuore, cantando. Come mai queste esperienze diverse? Risposta: siamo nati per sognare e per sperare. Una speranza futura può cambiare radicalmente il presente.

Non è a caso che cantiamo Facci sognaredalle curve degli stadi, questo è il canto del nostro cuore. Il problema è quando i nostri sogni non vengono realizzati o, peggio ancora, vengono trasformati in incubi. Così è successo a molti di noi in questultimo anno. Più di 100 mila famiglie hanno perso dei cari a causa del Covid 19. Certo, raccontiamo favole ai nostri figli prima che si addormentino, il principe che uccide il drago per liberare la principessa, poi si sposano e vivono felici e contenti. Ma poi ritorniamo alla realtà, alla vita quotidiana piena di dolore, depressione e didattica a distanza. Facci sognaregridiamo, e passa un altro anno dove la nostra squadra ci delude. In cosa possiamo sperare? Nel vaccino Sputnik? Dove posso andare per sognare?

LApostolo Paolo risponde ricordandoci i fatti del Vangelo: Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come lho ricevuto anchio, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture …” (1 Corinzi 15:3-4). Questo messaggio di speranza si basa sui fatti della morte e della risurrezione di Cristo. Una morte fisica, una risurrezione fisica. Cristo è risorto, non c’è nulla di spirituale o metaforico in questo evento, secondo Paolo è veramente successo. Cera la tomba vuota, ma non solo, cerano anche i testimoni oculari. Paolo continua:

– … che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me.(1 Corinzi 15:5-8) Il Cristo risorto si è presentato in diversi momenti, a individui, a piccoli gruppi e a grandi gruppi, in diversi posti.

Obiezione: erano distrutti dal dolore, e nella loro disperazione hanno avuto delle allucinazioni. Nella storia della medicina moderna non è mai successo che diverse persone, in diversi posti, in momenti diversi abbiano tutti avuto la stessa allucinazione. Poi, secondo i Vangeli, Gesù ha mangiato insieme ai suoi discepoli e li ha invitati a toccarlo. Per credere alla teoria delle allucinazioni bisogna essere pronti a fare un salto nel buio allucinante. In questo elenco di testimoni oculari, tre uomini vengono menzionati per nome, Cefa, o Pietro, il più grande amico di Gesù, Giacomo, il fratello di Gesù e Paolo (lautore), il più grande nemico di Gesù. Qualcosa è successo per convincere questi tre uomini che Gesù fosse Dio. Domanda: cosa dovresti fare tu, per convince il tuo più grande amico, tuo fratello e il tuo più grande nemico che sei Dio? Morire fisicamente e poi risorgere fisicamente.

Obiezione: erano uomini semplici, dei pescatori primitivi. Hanno sbagliato senza avere il beneficio delleducazione, della scienza e della medicina. Ovviamente non erano persone del 21esimo secolo, ma per capire i fatti di quella prima Pasqua, cera bisogno di una cosa sola: capire la differenza tra la morte e la vita. Gesù inchiodato su una croce romana dopo essere stato torturato e flagellato. Vivo o morto? Cera polso, respirava o no?

Risorto, camminava, mangiava, parlava – vivo o morto? Non penso che ci vuole una laurea in medicina per distinguere tra la vita e la morte. Poi forse ai tempi dellImpero Romano, la gente era un po’ più capace di oggi di distinguere tra i due stati.

Una tomba vuota, una valanga di testimoni oculari, conclusione: Gesù veramente è risorto. Se questo è vero abbiamo una risposta meravigliosa alla nostra domanda: In cosa posso sperare? Dove posso andare per sognare? Cristo risorto. Il mondo dei nostri sogni e la nostra realtà sincontrano nella morte e risurrezione di Gesù e solo lì. Un sogno che è diventato carne e ossa risuscitate, una favola che ha indossato fatti storici, un mito che si è manifestato nel mondo reale. Chi crede in questa buona notizia ha vita eterna. Credi tu questo?(Giovanni 11:26) Davanti alla morte, davanti ad una pandemia globale, davanti alle sfide di questa vita esiste una solo speranza solida. Cristo è morto, Cristo è risorto. Buona Pasqua”.

Mark Oden – Pastore Chiesa Evangelica Neapolis

 

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