Bastano le due delibere del Comune di Napoli per l’alveo dei Camaldoli?

Una buona notizia si è appresa solamente ieri, dopo 15 giorni, tramite un comunicato che il gruppo PD del Comune di Napoli ha pubblicato su FB.

Il consiglio comunale di Napoli, nella seduta del 15 marzo scorso, ha approvato due importanti delibere che consentono di accelerare i lavori il completamento delle fogne ai Camaldoli ed a Chiaiano e di mettere in sicurezza l’alveo, migliorando il deflusso delle acque. Tali delibere sono state finanziate con il recupero dello stanziamento degli 8 milioni di euro del 2009, cioè di 13 anni fa.

Anche attraverso questo blog abbiamo affrontato varie volte il delicato problema degli scarichi a mare, trasformato in una fogna a Via Napoli ed a Licola. Ogni giorno Umberto Mercurio, Presidente di Licola Mare Pulito, ha postato foto e video. Sulla spiaggia e nel mare di Licola sono stati scaricati attraverso l’alveo dei Camaldoli motori e carcasse di macchine, animali morti e materiale di ogni specie che hanno compromesso non solamente la balneabilità del mare, ma anche e soprattutto la salute dei cittadini.

Le Associazioni hanno avuto incontri vari con la Commissione antimafia in Prefettura, con la Commissione Ambiente in Regione, in Città Metropolitana, con i Sindaci dei comuni interessati, senza alcun risultato, per cui decisero di depositare un dossier di denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli.

L’on. Micillo del M5S, di Giugliano, che è stato sottosegretario all’Ambiente con il Ministro Sergio Costa, riuscì ad organizzare un incontro al Ministero con la partecipazione di alcuni Sindaci del comprensorio. Un dirigente comunicò che da anni esisteva un finanziamento ministeriale di 8 milioni di euro, ma non utilizzati, per cui avrebbero dovuto rivolgersi ad altri livelli istituzionali.

Finalmente sono stati recuperati i soldi, ma non basta l’intervento del Comune di Napoli se gli altri Sindaci dei Comuni  attraversatidall’Alveo non esercitano una vigilanza ed una pulizia assidua decanale, scoprendo anche le immissioni abusive di privati. Per questi motivi è stata più volte sollecitato il coordinamento della Città Metropolitana, che dopo alcuni incontri e con l’assunzione di qualche impegno si è dimostrata completamente inadempiente.

Con il nuovo Sindaco e Consiglio Metropolitano ci sarà la svolta per ottenere finalmente il mare balneabile della costa flegrea? Si Spera!

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