Superstizione e tradizioni della cultura popolare napoletana

In dono un albero di Natale per allontanare il malocchio

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, che sicuramente nell’era COVID 19 saranno uniche rispetto alla tradizione classica napoletana, vogliamo tentare di spostare l’attenzione su qualcosa di più leggero. Nella considerazione che la stragrande maggioranza dei napoletani, e non solo, pur non ammettendolo, crede al malocchio, alla superstizione (dal latino superstarem, cioè stare sopra) e alla iettatura, il Blog di Giò, presenta questo albero di Natale, nella speranza che possa essere di buon auspicio per un 2021 migliore e che possa definitivamente lasciare alle spalle un anno pessimo, bisestile e pandemico.

Tantissimi sono gli “strumenti” e comportamenti della tradizione partenopea per allontanare il malocchio; segnaliamo quelli più comuni, ricordando sempre che “ponne cchiù l’uocchie ca ‘na scuppettata” (danneggiano più i malocchi che una schioppettata):

– lanciarsi dietro alla spalla sinistra (quella del cuore) un pugnetto di sale doppio;

– appendere all’ingresso di casa lunghe teste di aglio;

– avere in tasca un corno, l’effige di un gobbetto, un piccolo ferro di cavallo, il 13;

–  in alcune circostanze fare le corna e/o ricorrere alla “rattatio pallarum omnia mala fugant”.

Raccomandazione:  ‘O cuorno (il corno) deve essere russo (rosso), tuosto (tosto, duro),  stuorto (storto, non diritto) e, se non è di corallo, vacante, altrimenti perde di efficacia!

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