IL Covid-19 ha fatto emergere ulteriormente i limiti della sanità campana, benché compensati da un’ottima propaganda del Presidente della Regione.
Siamo tutti preoccupati per l’aumento di contagi e giustamente l’attenzione riguarda la definizione di misure restrittive e l’individuazione di posti letto in terapie intensive, ma nessuno parla della chiusura dei reparti di terapia del dolore e delle cure palliative, come al Cardarelli; della limitazione degli accessi agli ambulatori ospedalieri; dell’isolamento dell’ammalato ospedalizzato.
Il Commissario Straordinario della Campania delegato per l’emergenza COVID 19, con decreto n. 1 del 14 ottobre 2020, ha stanziato fondi per nuovi posti letto in terapia intensiva e subintensiva. All’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli sono stati assegnati 800.000€ per 8 posti letto.
Per aumentare i controlli, sono state autorizzate per il momento 120 strutture della Campania per i tamponi. Nella zona flegrea ce ne sono tre: Mebios in Via Solfatara n. 39 a Pozzuoli; Centro Diagnostico D’Amore in Via Pietra Bianca n. 23 a Quarto; ISM Baia srl in Via Montegrillo n. 1 a Bacoli. L’esame è a pagamento, per la precisione € 62,50.
Molti cittadini si chiedono quale impegno sia dedicato alla prevenzione, agli screening, ai pazienti oncologici, all’inquinamento ambientale che favorisce la diffusione del virus, alle fasce bisognose che, con la prossima interruzione della diagnostica convenzionata, saranno costrette a sospendere controlli e cure, oppure dovranno sottoporsi a file interminabili presso gli ambulatori. Insomma, non dovremmo dimenticare che, purtroppo, in Italia non ci si ammala e si muore solamente di coronavirus!