Voci dal carcere: “Qui si soffre, non si sentono gli odori della natura, della casa, dei figli”

Nel giorno della SS Trinità apriamoci all’ascolto delle sorelle detenute. A.T., con il suo carico di sofferenza e di pentimento, offre a Maria la speranza di vedere un giorno la luce in fondo al tunnel. A noi, che siamo da quest’altro lato, le riflessioni sulle ricchezze che possediamo e l’auspicio, soprattutto per noi volontari carcerari, di prelevare ad ogni incontro una briciola di dolore.“Ave Maria, rieccoci dinanzi a Te per ringraziarti del grande amore con il quale costantemente ci avvolgi. In Te Vergine Santa riponiamo i nostri dolori che spesso ci fanno gridare, piangere; una rabbia che prende allo stomaco, ma tu con la tua grandezza ci dai quella forza necessaria per gestirla. Qui si soffre, i giorni sono tutti uguali, non ci sono gli odori della natura, della casa, dei figli. Qui il tempo scorre lento mentre fuori è tutto così veloce. Aiutaci a non pensare alla nostra pena ma solo al giorno in cui usciremo per goderci famiglia, figli e nipoti. A Te unica Mamma, fa’ che le nostre preghiere arrivino al cuore dei giudici. Ognuna di noi nel venerarti aspetta il giorno in cui, per tua intercessione, la clemenza terrena ci renderá libere. Aiutaci a rimettere in piedi noi stesse. Grazie Maria.”

Potrebbe interessarti anche Smile-mask-syndrome: benvenuti nella societa’ dei finti sorrisi

Ultimi articoli pubblicati

Articoli Correlati