Un bando pubblico restituirà il cinema a Pozzuoli?

Abbiamo intervistato Lucia Peluso, presidente dell’associazione La casa di Bradamante, che ha collaborato con il cinema Sofia di Pozzuoli per molti anni. L’associazione culturale negli ultimi tre anni ha rappresentato un punto di riferimento importante per i cittadini e per le scuole, svolgendo rassegne teatrali di successo, coinvolgendo le scuole flegree con spettacoli per bambini e ragazzi.
Lucia cosa pensi della chiusura del cinema Sofia? Molti cittadini puteolani provano grande delusione. Le motivazioni sono, secondo me, soprattutto la stanchezza da parte del gestore che si è dato sempre da fare per creare un riferimento sul territorio. Credo francamente che ci sarebbe dovuta essere una maggiore collaborazione con l’amministrazione comunale per portare avanti un progetto culturale e continuare ad offrire a Pozzuoli una grande opportunità.
Quali sono, a tuo parere,  le conseguenze che ricadranno su questa città? È venuto a mancare un buon progetto per i giovani, un luogo di aggregazione in un posto così meraviglioso che meriterebbe  di essere riempito e non svuotato. La struttura, che oltre ad essere cinema, sarebbe dovuta diventare un grande riferimento per tante attività ed eventi; si sarebbe dovuto attivare un coinvolgimento turistico con mostre, congressi e quant’altro. La struttura lo consentiva, anche per lo spazio esterno presente. Con la chiusura del cinema Sofia si implementa ancor di più la fuga dei giovani dalle periferie. Moltissimi giovani, da mesi oramai, trascorrono il sabato sera a Napoli.

È notizia recente che la Fondazione Campania Welfare, che gestisce i beni ex Banco di Napoli, ha realizzato un bando pubblico per il complesso del cinema Sofia allo scopo di destinarlo sempre a cinema ed attività culturali. I puteolani sperano in un esito positivo di tale iniziativa affinché Pozzuoli torni ad arricchirsi di un bene essenziale per una città di circa 80mila abitanti.

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