Non solamente tra politici e scienziati, ma anche nel mondo giudiziario non si intravede una linea chiara ed unitaria sulle scelte da seguire per la gestione della pandemia. Infatti, con un decreto monocratico firmato dal Presidente Franco Frattini, il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato le disposizioni della nota ministeriale del 26 aprile 2021 nella parte in cui veniva indicato ai medici di base la “vigile attesa” nei primi tre giorni di manifestazione dei sintomi Covid, con la sola somministrazione di paracetamolo ed antinfiammatori, senza altri medicinali. Secondo il Tar del Lazio la nota ministeriale sarebbe “in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale”. Il ricorso al Tar era stato depositato dagli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino, su delega del Comitato terapie domiciliari Covid-19.
Il Consiglio di Stato ha sospeso tale sentenza, in attesa della Camera di Consiglio del 3 febbraio, con la motivazione che il documento del dicastero “contiene, spesso con testuali affermazioni, ‘raccomandazioni’ e non ‘prescrizioni’, cioè indica comportamenti che secondo la vasta letteratura scientifica sembrano rappresentare le migliori pratiche, pur con l’ammissione della continua evoluzione in atto”. Di conseguenza “non emerge alcun vincolo circa l’esercizio del diritto-dovere del medico di scegliere in scienza e coscienza la terapia migliore, laddove i dati contenuti nella circolare sono semmai parametri di riferimento circa le esperienze in atto nei metodi terapeutici a livello anche internazionale”.
In attesa delle definitiva decisione del Consiglio di Stato, dobbiamo, però, considerare che senza l’intervento di “medici coraggiosi” che hanno operato secondo scienza e coscienza nell’esclusivo interesse dei loro assistiti, avremmo avuto conseguenze ancora più gravi nella fase iniziale della pandemia. Pur riconoscendo l’importanza del vaccino, è necessario organizzare una efficace medicina territoriale con le cure domiciliari in quanto la crisi del sistema ospedaliero rischia di aggravarsi, con la necessità di riconvertire reparti ed annullare ulteriormente forme di assistenza specialistica per i pazienti con altre patologie. Tutto ciò, non bisogna mai dimenticarlo, per i notevoli tagli di personale e di posti letto che sono stati fatti negli anni scorsi nel sistema sanitario.
Anche per queste motivazioni, le Associazioni flegree hanno organizzato con i “Medici senza carriere” per domenica 23 gennaio, alle ore 11 un flash mob in Piazza della Repubblica a Pozzuoli.