Il 29 giugno 2009 alle 23,48 un treno merci carico di GPL, partito da Trecate, in Piemonte, e diretto a Gricignano, in Campania, deraglia poco dopo aver superato la stazione ferroviaria di Viareggio e trasforma la cittadina toscana in un inferno di fuoco.
Uno dei vagoni si inclina su un fianco sprigionando gas. Una grande esplosione scatena una tempesta di fiamme che investe in una frazione di secondo tutto quanto si trova nel raggio di centinaia di metri. Case, negozi, uffici, automobili vengono inghiottiti e distrutti dalla nuvola fuoco. La zona di via Ponchielli viene rasa al suolo. Il bilancio è di 32 morti.
Oggi, la Corte di Appello di Firenze, ha condannato 13 persone e ne ha assolte 3. Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, è stato condannato a 5 anni di reclusione per i reati di disastro ferroviario, incendio e lesioni. Moretti è stato assolto, invece, dall’omessa condotta della riduzione di velocità dei convogli ferroviari. Ma è stato l’unico dei 16 imputati, a cui sono stati addebitati anche i reati di incendio e lesioni colpose.
È una “sentenza deludente. Una condanna a 5 anni per un processo senza prove e’ veramente un teorema e questo non puo’ che dispiacerci. Leggeremo le motivazioni fra 90 giorni” ha commentato poco dopo la sentenza Ambra Giovene, difensore di Mauro Moretti. Soddisfatti, invece, i familiari delle vittime che contestano a Moretti di aver chiesto scusa dopo 13 anni e solo poco prima della lettura della sentenza.
Per il solo reato di disastro ferroviario (deragliamento ed esplosione di un carro merci che trasportava gpl), la Corte d’appello, rideterminando le pene e concedendo le attenuanti generiche, ha condannato Vincenzo Soprano e Michele Mario Elia, a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni; Mario Paolo Pizzadini, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore divisione di Cargo Chemical, a 4 anni.
Condanne anche per dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci: Uwe Kriebel, 4 anni e 5 mesi; Helmut Broedel, Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 20 giorni; Andreas Schroeter, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, 6 anni; Rainer Kogelheide, 6 anni; Roman Meyer, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, 5 anni e 4 mesi.
Assolti Joachim Lehmann, supervisore e responsabile esami Jungenthal, Francesco Favo, certificatore per la sicurezza di Rfi e Emilio Maestrini, responsabile dell’unità produttiva direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia.
La Terra dei Fuochi e dei Veleni esiste ancora nell’indifferenza di tutti