“Portandomi Dentro Questa Magia” di Paolo Lubrano è un omaggio ai 70 anni di carriera della mitica Sophia Loren. Immenso è il successo che sta riscuotendo sia tra i critici letterari che nelle vendite.
Le prefazioni sono del critico cinematografico Valerio Caprara e della giovanissima attrice puteolana de “L’amica geniale”, Ludovica Nasti. I racconti di napoletanità e puteolanità sono di Amedeo Colella. Cultura Nuova Edizioni.
“Un romanzo biografico, capace di ispirare chiunque abbia un sogno e desideri realizzarlo con tutte le sue forze, la storia di una bambina di origini umili destinata al successo planetario, cresciuta in un luogo bellissimo, vulcanico, esplosivo, mediterraneo, Pozzuoli, che le forgerà il carattere, per sempre. L’omaggio di un “puteolano” – l’autore Paolo Lubrano – alla sua concittadina più famosa nel mondo, per i 70 anni di carriera. Nella consapevolezza che Sophia abbia sempre aggiunto al suo grande talento ed alla sua tecnica, tutte le peculiarità che sono caratteristiche delle donne di Pozzuoli: determinazione, tenacia, caparbietà, senso della famiglia, fedeltà, sacrificio”.
In questa citazione si racchiude la sintesi di un lavoro prestigioso di Paolo Lubrano, produttore, event maker, autore del Premio Civitas di Pozzuoli, che ha saputo ripercorrere la vita di Sofia dall’infanzia nella casa in Via Solfatara n. 5 ai giorni nostri.
Nella sua prefazione Valerio Caprara annota che Sophia, “partorita dai vulcanici bollori delle più antiche mitografie campane, continua a costituire uno dagli antidoti più potenti alle ricorrenti invadenze della retorica locale e ad accreditarsi come la nostra attrice più nota a livello internazionale pienamente in grado di sostenere, oltre alle richieste degli sceneggiatori e i registi, l’inafferrabile carico mitico-simbolico costituito dalla sua presenza”.
A sua volta Ludovica Nasti, che firma la prefazione ”Un incantesimo nel cuore”, quasi come augurio di passaggio di testimone, scrive :”Aprire questo libro per me è stato come volare con la fantasia in un mondo così sconosciuto e lontano ……..Ho appreso tante cose, ho immaginato tanti più avvenimenti della storia di Pozzuoli in questo racconto emozionato di Paolo Lubrano che in vari noiosi testi di scuola….”. “…..ll mio solo dispiacere – riferisce Ludovica- è quello di aver avuto solo un anno quando una sera di giugno del 2005, Pozzuoli e tutti i puteolani la abbracciarono, regina assoluta del Premio Civitas”.
L’autore riporta particolari inediti dell’infanzia di Sophia e della burrascosa vita sentimentale di mamma Romilda; l’incontro occasionale con Totò, la conoscenza di Carlo Ponti… racconti di “puteonalità e napoletanità”, come quello di “Santo Mamozio”, dello “Stuzzicadenti più famoso al mondo” (Sophia da adolescente era longa longa, 174 cm, si guadagnò il soprannome di stuzzicadenti “o stecchino” e viene anche spiegato qualche particolare sul suo utilizzo per il ragù). ‘A pizza ‘a ogge a otto, indimenticabile dialogo tra Sophia, prima testimonial cinematografica della pizza fritta, e Giacomo Furia nel film “L’oro di Napoli”. “La Sofia Loren delle colombe”, definizione di Totò per vantare la “colomba Cocozza, in risposta al Capo di Gabinetto del Ministero per il quale era una porcheria. Ed altri ancora.
Le 216 pagine di questo lavoro avranno un successo incommensurabile. L’autore merita, pertanto, tutta la riconoscenza ed il plauso, in primis dai puteolani, per il prestigioso impegno che, attraverso la “sua” Sofia, con le foto pubblicate, riuscirà anche a portare nel mondo la storia, la cultura, la bellezza della città di Pozzuoli.