Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del segretario regionale UIL SCUOLA CAMPANIA, Antonio di Zazzo:
“In data odierna, 30 Dicembre 2020, le OO.SS hanno incontrato in videoconferenza la dott.ssa Fortini, assessore Scuola – Politiche sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania. “Il 7 gennaio riprenderemo con le prime e le seconde elementari, poi valuteremo la curva dei contagi, ricominceremo lo screening degli alunni e avvieremo una riapertura graduale”….“ Il percorso prevede dall’11 gennaio la riapertura di tutte le classi della scuola primaria, poi dal lunedì successivo, il 18 gennaio, tutte e tre le classi della secondaria di primo grado e dal lunedì 25 la secondaria di secondo grado”.
Così Lucia Fortini, assessore all’istruzione della Regione Campania, stamattina ha tracciato il programma per il rientro a scuola a Gennaio 2021, che prevede piccoli passi scaglionati che saranno analizzati dall’Unità di crisi regionale prima di essere attuati.
Lucia Fortini ha subito rimarcato che la data del 7 Gennaio, fortemente voluta dal Governo
Centrale per il rientro in classe, con una didattica in presenza al 75 % per tutti gli ordini e gradi di scuola, non sembra realistica e che la Regione deciderà in maniera definitiva solo dopo aver sentito, in data odierna, le OOSS e successivamente l’Unità di Crisi.
L’Assessore Lucia Fortini ha dichiarato che non bisogna lasciarsi trasportare dall’entusiasmo, a maggior ragione in questi giorni in cui sono iniziate le vaccinazioni, e che non è opportuno accelerare su ipotesi di apertura totale delle scuole che potrebbe risultare un azzardo tale da vanificare i sacrifici fatti da tutti, a partire dagli stessi studenti e dalle loro famiglie.
Per la UIL scuola erano presenti L. Panacea, A. di Zazzo e R. Vannini.
È intervenuto A. Di Zazzo che ha dichiarato che la UIL ha sempre sostenuto la didattica in presenza, ma permangono forti perplessità sul rientro a scuola senza le giuste garanzie per la tutela e la sicurezza del personale scolastico e degli studenti. La Didattica a distanza è un rimedio temporaneo alla impossibilità di una vera e propria relazione educativa, ammissibile solo in condizioni di straordinarietà come quella dell’emergenza sanitaria
che si sta vivendo, tuttavia resta ferma la convinzione che si debba garantire la salute e la sicurezza del personale scolastico e degli studenti. Di Zazzo ha evidenziato che dall’inizio dell’attività didattica in Campania, 24 settembre, fino a novembre, i contagi nella fascia d’età fino a 18 anni, come mostrano i dati dell’unità di crisi, sono NAPOLI E CAMPANIA
cresciuti in maniera esponenziale (quasi dieci volte). In sostanza la curva epidemiologica in
concomitanza con il rientro in presenza ha subito un’impennata. Inoltre, Di Zazzo ha sottolineato che la scelta di far rientrare prima la scuola dell’infanzia e le elementari, sembra dettata da pressioni sociali che vedono in essa un ammortizzatore sociale e un servizio di babisitteraggio, piuttosto che la base della formazione umana e intellettuale del bambino.
Di Zazzo ha rappresentato inoltre un’altra questione rilevante: quella dei trasporti. La scuola secondaria di secondo grado è caratterizzata da un alto tasso di pendolarismo, per cui la prima cosa che si sarebbe dovuta fare era quella di aumentare il numero delle corse. Il governatore De Luca si era impegnato ad aumentare il numero delle corse anche utilizzando ditte private, dando a quest’ultime un po’ di respiro, visto che sono rimaste senza lavoro nell’ ultimo periodo. La UIL scuola ha inteso in questa sede ricordare quanto concordato e chiarito con il governatore a tal riguardo.
Di Zazzo ha rimarcato inoltre che le entrate scaglionate possono essere reputate una scelta saggia solo se a garantirle ci sia un efficiente servizio di trasporto. Non si può pensare infatti che i ragazzi arrivino a scuola tutti insieme alle 8.00 e che una parte di essi rimanga alle intemperie in attesa di entrare alle 9.00. La Fortini ha risposto di non aver competenze per parlare in materia di trasporti e Di Zazzo ha replicato che i sindacati sono stati estraniati dai tavoli regionali di confronto, per cui ha auspicato un incontro con l’assessore ai trasporti nel più breve tempo possibile. Di Zazzo ha ricordato, inoltre, che l’eventuale rientro in presenza dovrà garantire indicazioni omogenee su tutto il territorio. Non si dovrà ripetere lo scenario di forte disordine dei primi mesi di scuola in cui i Comuni aprivano e chiudevano le scuole in maniera autonoma e disomogenea.
La UIL scuola ha chiesto infine, espressamente, se la regione Campania allo stato attuale della situazione epidemiologica, sia in grado di garantire la sicurezza assoluta per il personale della scuola e per gli studenti. Il personale della scuola e gli alunni devono avere contezza puntuale e precisa della situazione regionale, a partire da dati certi e da protocolli sicuri. Le OOSS all’unisono con la UIL scuola hanno ritenuto opportuno sottolineare l’imprudenza del rientro in presenza a Gennaio. Al di là del problema trasporti, come evidenziato dalla stessa Fortini, permane il timore legittimo che il rientro in classe potrebbe comportare un nuovo rialzo dei casi di contagio, abbattendosi come spada di Damocle non solo sull’istruzione ma anche sull’economia. Bisogna avere un protocollo preciso e dati specifici chiari che diano garanzia di sicurezza sul lavoro. In definitiva le OOSS chiedono che finché la situazione non sia chiara e non sia possibile garantire sicurezza sul lavoro a tutto il personale della scuola, il governatore De Luca abbia il coraggio, che ha già mostrato in altre circostanze, di divergere dalla volontà opinabile del Ministro Azzolina.“