Napoli e le sue periferie dovranno lavorare alacremente per colmare le crisi, le carenze e i ritardi accumulati negli ultimi anni. Al compito sono chiamati il nuovo sindaco Gaetano Manfredi, la sua nuova giunta, il consiglio comunale dalla maggioranza alle opposizioni, e tutti i parlamentini delle Municipalità. Lo spettro degli interventi va dalla riqualificazione urbanistica alle politiche sociali. Ovviamente, il sindaco appena eletto dovrà darsi delle priorità. In primis ci sono i fascicoli sul bilancio comunale, su Bagnoli e Napoli Est, sugli investimenti del Pnrr, sulla messa in sicurezza di ampie fette del territorio e di molti edifici. Con queste, c’è la necessità, ribadita dallo stesso Manfredi, di far ripartire la macchina di Palazzo San Giacomo per tornare a garantire quei servizi e quell’efficienza in materie come ambiente, rifiuti, pulizia delle strade, verde pubblico e trasporti. La città è esasperata, li chiede con forza anche a fronte di tributi locali tra i più alti in Italia.
A mio avviso, ci sono però altri temi da mettere come prioritari. Mi riferisco alla mobilità, al controllo del territorio contro l’illegalità diffusa e, prima ancora, all’istruzione e alla formazione dei giovani. Nei nostri quartieri la dispersione scolastica è a percentuali preoccupanti: sono ancora troppi i ragazzi abbandonati alla strada e a quel modello di vita sbagliato, foriero di manovalanza per la delinquenza e la criminalità organizzata. A questi spunti aggiungerei la possibilità di lavorare a progetti di ampio respiro con il coinvolgimento di più istituzioni. Penso a eventi come manifestazioni sportive, iniziative culturali, appuntamenti editoriali, convegni e fiere. È un discorso da fare
soprattutto per aggregare la comunità attorno ad obiettivi comuni e visibili al resto della città, coinvolgendo anche le risorse imprenditoriali, e dando risposte occupazionali. Se non ripartiamo da qui, dalla scuola, dalla cultura, la nostra città e le sue periferie non si rialzano in piedi. Il concetto è fin troppo chiaro. Ma a rischio di apparire scontati, va ripetuto: senza giovani non c’è futuro. La scuola e l’educazione sono gli unici mezzi per ridare al territorio un futuro di speranza e di legalità. Il Comune può e deve lavorare insieme alla Municipalità per supportare le scuole e le agenzie educative e mirare al recupero e alla creazione di tutti quegli spazi per la crescita sana di bambini e giovani, come le biblioteche, i centri di aggregazione sociali e i campi sportivi. Questo passo si realizza non necessariamente costruendo ex novo, ma anche con l’utilizzo di edifici e locali in disuso. Si parta, però, dalle priorita’.
Il nuovo Sindaco ha messo ai primi posti anche la mobilità. Si deve fare tutto il possibile per migliorare la Circumflegrea e la cumana: bisogna investire in autobus.
Rendendo questi mezzi efficienti significa poter diminuire il numero di auto, il più alto d’Italia, che congestiona Napoli. La visione è quella di una città che si avvicini sempre di più agli standard europei. Il dialogo con governo e Regioni, terreno su cui il nuovo sindaco di Napoli, della Città metropolitana e delle Municipalità sia avviato, è necessario per il rilancio dei territori. Ma in città non ci si potrà mai muoversi bene senza controllo del territorio, condizione fondamentale per arginare il malcostume di parcheggi selvaggi e di infrazioni quotidiane. Necessario anche un piano movida in relazione al traffico. Da legalità, trasporti, scuole e servizi per i giovani può ripartire la città, e i suoi quartieri secondo un concetto di ricucitura tra centro e periferie e in virtù di istituzioni più presenti sul territorio per una migliore vivibilità della città. Al Sindaco, al Presidente della nostra Municipalità così come agli altri li aspetta un lavoro non semplice e sbaglia chi si aspetta miracoli in tempi rapidi. Io sono convinto, però, che il lavoro serio e l’atteggiamento cooperativo potrà avere un impatto positivo percepibile magari non nell’immediato, ma che potrà portare risultati duraturi per lo sviluppo dei nostri territori e della nostra amata città.