Nello stato attuale la popolazione dei Campi Flegrei é sottoposta ad uno stress continuo ed importante. La chiarezza sul fenomeno é di fondamentale rilevanza per evitare tesi e valutazioni catastrofiche che non affondano in evidenze scientifiche. Il Prof. Giuseppe Luongo, vulcanologo esperto dei Campi Flegrei, semplificando la descrizione dell’ultimo sciame sismico che ha visto decine di scosse molto superficiali, ci ha fornito una spiegazione chiara, descrivendola nella sostanza.
“Gli ultimi eventi sismici si sono prodotti ad una bassissima profondità, probabilmente nell’area idrotermale Solfatara-Pisciarelli. Si tratta di eventi nati dalla circolazione di fluidi in pressione nello strato più superficiale, laddove i fluidi possono trovare ostacoli nella circolazione, aumentare di pressione e produrre un’esplosione quando vincono la pressione per procedere nella loro risalita verso la superficie. Nei dati non è riportato l’errore della localizzazione, che potrebbe essere di alcune centinaia di metri; quindi anche poche decine di metri di profondità. I programmi di calcolo della localizzazione dei terremoti spesso forniscono anche la qualità del dato tenendo conto dell’errore della localizzazione e della distribuzione e numero di stazioni che hanno concorso alla localizzazione dell’evento. A noi non viene fornita tale informazione e così consideriamo tutti i dati forniti con la stessa precisione, ma non è così.
Non tutti i dati delle localizzazioni degli epicentri e delle profondità dei sismi sono uguali. Ad esempio gli eventi alla Solfatara- Pisciarelli sono localizzati con errori più piccoli che quelli al largo a mare per la diversa distribuzione di stazioni intorno all’epicentro o nei suoi pressi. Quando le stazioni sono vicine tra loro le onde sismiche attraversano lo stesso mezzo o quasi, mentre quando sono a diversa distanza dal terremoto attraversano mezzi con velocità diverse e così aumenta l’ imprecisione del dato.
LEGGI ANCHE: