Sciame sismico in atto nei Campi Flegrei

De Natale: "Se aumentano i terremoti di bassa magnitudo aumenta anche la probabilità di quelli più forti"

LOsservatorio Vesuviano ha provveduto a comunicare all’amministrazione comunale di Pozzuoli che a partire dalle ore 17.20 di oggi è in corso una sequenza di eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei. All’orario di emissione del comunicato sono stati rilevati in via preliminare 10 terremoti con magnitudo Md ≥ 0 (6 localizzati) e magnitudo massima Md = 1.4 ± 0.3.

Riportiamo un interessante post pubblicato su Facebook dal Prof. Giuseppe De Natale, Vulcanologo, in merito alla tesi popolare che sia “un bene” che avvengano molti terremoti di bassa magnitudo in quanto il fenomeno scaricherebbe lentamente energia evitando scosse più forti.

Purtroppo la sismicità non funziona così; ricordo intanto che uno (uno solo) dei 7 imputati al processo per il terremoto di L’Aquila, fu effettivamente condannato avendo detto in TV (tra le altre cose) esattamente questa frase a proposito dello sciame sismico che da mesi era in corso nella zona: «La situazione è favorevole, perché tutte queste scosse scaricano energia e rendono improbabili eventi forti». Purtroppo, infatti, è vero il contrario: poiché la distribuzione dei terremoti di diverse magnitudo, in una data area, è costante (o perlomeno non abbiamo argomenti per pensare che possa variare significativamente da un momento all’altro), se aumentano i terremoti di bassa magnitudo aumenta anche la probabilità di quelli più forti. Poiché il numero di terremoti diminuisce all’incirca di un ordine di grandezza per ogni grado in più di magnitudo, se ad esempio in un dato periodo avvengono 100 terremoti di magnitudo 2, il numero atteso di terremoti con magnitudo 3 è circa 10, e di magnitudo 4 circa 1. Se in un periodo equivalente avvenissero invece 1000 terremoti di magnitudo 2, il numero atteso di magnitudo 3 sarebbe circa 100, e 10 quello di magnitudo 4. Quindi, maggiore è il tasso di sismicità in un dato intervallo di tempo, maggiore è la probabilità di accadimento di terremoti di ogni magnitudo, quindi anche dei più forti. Il motivo per cui dopo i terremoti maggiori passa generalmente diverso tempo prima che ne avvengano altri forti (e quindi sistematicamente molti pensano che magari sia finita…) è proprio che i terremoti più forti sono più rari. Ovviamente, nulla vieta che, a un certo punto, la sismicità improvvisamente termini (per anni o decenni) così come avvenne nel 1984. Ma può accadere se termina anche il sollevamento. Attualmente, sia il sollevamento che la sismicità continuano”.

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