La Procura di Napoli Nord ha sequestrato la Galleria Spinelli di Quarto per inquinamento ambientale a seguito della scarsa manutenzione del sistema fognario. Con la pioggia gli scarichi non riescono a raggiungere il depuratore di Cuma e vanno direttamente a mare.
Le Associazioni flegree esprimono vivo compiacimento per questo risultato unitamente al rammarico di non aver ottenuto l’impegno dei rappresentanti istituzionali non solamente per la Galleria Spinelli, ma anche per il collettore borbonico; per l’Alveo dei Camaldoli, per il Canale Abruzzese, per la discarica di Via Provinciale Pianura.
Per tali motivi sono stati depositati in Procura due dossier il 1`agosto 2018 e l’8 gennaio 2024. Altri esposti sono stati presentati da Umberto Mercurio, Presidente dell’Associazione Licola Mare Pulito.
Per la Galleria Spinelli la procura ha nominato due commissari che dovranno seguire i lavori alquanto complessi. Inoltre si ipotizza che continueranno le indagini per stabilire se esistono responsabili di tale disastro ambientale. Le Associazioni prendono atto della dichiarazione del Prefetto di Napoli di sollecitare un maggiore impegno sulle questioni ambientali da parte dei Comuni. Nel contempo restano in attesa di conoscere gli sviluppi del sequestro delle discariche di Via Provinciale Pianura a distanza di oltre due anni. Si ricorda che il Magistrato ha stabilito che la messa in sicurezza delle discariche spetta alla società proprietaria sotto la vigilanza dei Carabinieri NOE. È possibile che non si riesce a sapere se sono iniziatii i lavori dal momento che è stato accertato dal CTU che il percolato ha raggiunto falde acquifere e terreni coltivati?
L’8 gennaio 2024 le Associazioni hanno depositato una formale rihiesta all’attenzione del Procuratore Capo Nicola Gratteri. Dovremmo tutti avvertire il dovere di onorare la memoria delle tantissime vittime e di bloccare il crescente incremento delle patologie oncologiche.
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