Il Tribunale del Riesame ha disposto la revoca dell’arresto per l’ex Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia che andrà a processo a piede libero. Figliolia, arrestato circa 5 mesi fa per i reati di turbativa d’asta e corruzione nell’ambito della gara d’appalto per la gestione del Rione Terra, ritorna libero.
Facciamo chiarezza: il nostro ordinamento prevede la presunzione di innocenza dell’imputato fino a sentenza definitiva; trattasi di un principio fondamentale del diritto penale e dei diritti umani.
Dunque perché Figliolia è stato arrestato e ha trascorso una settimana in carcere e circa 5 mesi agli arresti domiciliari pur non avendo ancora subito un processo? Il motivo è l’applicazione da parte dell’autorità giudiziaria delle cosiddette misure cautelari, provvedimenti che possono essere adottati prima della condanna definitiva di un imputato, al fine di garantire il corretto svolgimento del processo, prevenire la reiterazione del reato, evitare l’inquinamento delle prove o garantire l’esecuzione di una futura sentenza.
Ci sono diverse tipologie di Misure Cautelari: oltre alla custodia cautelare in carcere, cioè alla detenzione preventiva dell’imputato, ci sono gli arresti domiciliari (l’imputato è confinato nella propria abitazione), l’obbligo di firma (l’imputato deve presentarsi periodicamente presso una stazione di polizia), oppure ancora il divieto di espatrio o, infine, la sospensione dall’esercizio di una professione o attività.
La decisione di applicare una misura cautelare deve rispettare il principio di proporzionalità e necessità, valutando diversi fattori: la gravità del reato, il pericolo di fuga, il rischio di reiterazione del reato ed infine il pericolo di inquinamento delle prove.
È utile dunque sottolineare che l’adozione di misure cautelari non deve compromettere il diritto dell’imputato ad essere considerato innocente fino alla condanna definitiva.
Vincenzo Figliolia, difeso dall’avv. Luigi De Vita, è consigliere comunale del Comune di Pozzuoli. La sua funzione istituzionale fu sospesa a causa dell’arresto ed applicata la surroga.