Rientro a scuola: le Regioni propongono lo STOP di alcune attività

Al vaglio le criticità su mense ed attività come canto ed educazione fisica

Decisiva la giornata di oggi per la scuola: rientro in presenza o DAD? Il documento delle Regioni evidenzia una differente analisi in base al grado di istruzione:

INFANZIA: per l’impossibilità di applicare distanziamento e uso di DPI, è non essendo stato vaccinato nessun alunno di tale fascia di età, si ipotizza una quarantena di 10 giorni anche in presenza di un solo caso di positività. Il rientro dovrebbe avvenire con test antigenico o molecolare effettuato al 10° giorno.

PRIMARIE E SECONDARIE DI 1^ GRADO: gli alunni di età inferiore ai 12 anni hanno una bassa copertura vaccinale e contatti considerati a “basso rischio”. Quindi in presenza di un solo caso a scuola i contatti restano in classe in autosorveglianza, con raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola. Alla presenza di due o più casi si propone la quarantena di 7 giorni con test antigenico o molecolare effettuato tra il 5 e il 7 giorno.

SCUOLE SECONDARIE DI 2^ GRADO: per gli alunni di età uguale o superiore ai 12 anni, la copertura vaccinale viene ritenuta alta (circa il 70%). E quindi fino a 2 casi: i contatti restano in classe in autosorveglianza, con raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola e dell’utilizzo di FFP2. In presenza di 3 o più casi la proposta è di una quarantena di 7 giorni con test antigenico o molecolare effettuato tra il 5 e il 7 giorno.

STOP A EDUCAZIONE FISICA E CANTO:
Ancora, chiede il documento: “Si ritiene utile sottolineare alcuni aspetti non direttamente legati alla gestione dei contatti: evitare la ripresa delle attività di educazione fisica, canto e utilizzo di strumenti a fiato, verificare la correttezza del consumo dei pasti in mensa, promuovere maggior utilizzo di Ffp2, avere attenzione a garantire una corretta aerazione delle aule”.

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