Il rapporto civico sulla salute di Cittadinanza Attiva contiene una denuncia precisa.
“Insieme alla scuola, ci stiamo lentamente ma progressivamente giocando anche la Sanità pubblica. Quanto meno dal punto di vista della facilità di accesso e della qualità delle relative prestazioni. Due anni per una mammografia di screening, tre mesi per un intervento per tumore all’utero che andava effettuato entro un mese, due mesi per una visita specialistica ginecologica urgente da fissare entro 72 ore, sempre due mesi per una visita di controllo cardiologica da effettuare entro 10 giorni. Sono alcuni esempi di tempi di attesa segnalati dai cittadini che lamentano anche disfunzioni nei servizi di accesso e prenotazione, ad esempio determinati dal mancato rispetto dei codici di priorità, da difficoltà a contattare il Cup, impossibilità a prenotare per liste d’attesa bloccate”.
Si ritiene che questo rapporto rispecchi anche la nostra regione. Se poi vogliamo fare riferimento alla cosiddetta Terra dei Fuochi e dei Veleni, questa situazione è ancora più grave ed inaccettabile. Tranne qualche isola felice, qualche distretto sanitario, la prevenzione rappresenta una chimera se questi sono i tempi e le difficoltà di prenotazione. Eppure la legge n. 6/2014 stanziò 33 milioni di euro per la Campania. Poi c’è il famoso progetto Spes per l’accertamento di metalli pesanti in 4000 campani ed ancora una delibera regionale, la n. 180 del 24 aprile 2019 ulteriori 23 milioni circa per il biennio.
Fatto sta che le patologie oncologiche continuano ad aumentare perché anche per la tutela dell’ambiente esiste un impegno superficiale. Ad esempio la discarica di Via Provinciale Pianura, 25 ettari, è stata sequestrata dalla Magistratura lo scorso 14 dicembre perché il CTU ha attestato che il percolato ha raggiunto le falde acquifere ed i terreni coltivati. Ci sono controlli sui pozzi? I Sindaci interessati stanno verificando se sono iniziati lavori per la messa in sicurezza della discarica ad opera del proprietario sotto la sorveglianza dei Carabinieri di NOE?
Sono richieste quotidiane che facciamo, purtroppo senza riscontro.
FONTE: QUIFINANZA.it