E’ terminato il restauro del mausoleo a cuspide piramidale denominato “La Fescina”, nel complesso funerario di via Brindisi a Quarto (NA). L’intervento, presentato dal Comune di Quarto, è stato reso possibile grazie al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del X censimento “I Luoghi del Cuore” e al coinvolgimento di alcuni partner istituzionali e privati del territorio.
Si tratta di un complesso funerario del I secolo d.C. Nel 2020 l’Associazione “Archeo Flegreo – I tesori nascosti di Quarto” si era attivata per la raccolta voti in occasione della decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di far conoscere la Fescina, monumento funerario di epoca romana.
Puntare l’attenzione su quest’opera ha inoltre permesso il coinvolgimento delle scuole del territorio sui temi della salvaguardia, dell‟ambiente e della coscienza di territorio. Grazie agli 8.646 voti raccolti, la Fescina è stato il monumento più votato in Campania e il 34° a livello nazionale. È stato quindi possibile per il Comune di Quarto candidare un progetto al bando per la selezione degli interventi che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni Censimento. Il progetto, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Napoli, ha ottenuto un contributo di 15.000 euro da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, al quale si è aggiunto il cofinanziamento di 3.000 euro di “ZETA srl”.
La necropoli, posta lungo un diverticolo della via Puteolis Capuam, fu portata alla luce nel corso degli anni settanta e ottanta del ‘900. Fino ad allora era visibile solo il mausoleo a cuspide piramidale denominato “Fescina”.
Il mausoleo prende questo nome, per la sua caratteristica forma, simile a quella del cesto di vimini usato per la raccolta dell’uva. Nulla sappiamo riguardo la proprietà di tali mausolei, talvolta erano eretti come tombe familiari, più spesso erano di proprietà di associazioni funerarie (collegia funeratictia).
Il monumento risulta composto da una camera ipogea, con volta a botte, rivestita di intonaco bianco, raggiungibile attraverso un dromos (corridoio). Per la deposizione delle urne cinerarie sono ancora riconoscibili undici nicchie, mentre per il banchetto funerario sono presenti tre letti tricliniari. Al di sopra vi è un’ulteriore camera funeraria raggiungibile da un un’apertura con arco a tutto sesto. In cima si erge la guglia piramidale a sei facce. Dall’esame dei reperti ritrovati come balsamari, olle, lucerne, monete, il sepolcreto e dall’analisi dei paramenti murari, il complesso viene datato fra l’età augustea e il I secolo d.C.
La Fescina, di proprietà della Fondazione Istituto Pennese di Portici, in comodato d’uso al Comune di Quarto, si distingue per essere un unicum nell’area occidentale del Mediterraneo, riconosciuta anche dalla comunità locale per il suo valore identitario. Ora, grazie al contributo derivato dalla partecipazione a “I Luoghi del Cuore”, è stata riqualificata in modo da permettere una maggiore fruizione, già in parte registrata a seguito della promozione al censimento.
L’intervento di recupero ha interessato tutta l’area del complesso funerario: sono stati posizionati nove pali di ferro zincato, cementati con un getto di ghiaia a grana fine per sorreggere la nuova tettoia che copre il dromos e le scale. Prima di procedere con l’alloggiamento dei pali, sono state effettuate stratigrafie, risultate non significative dal punto di vista archeologico. È stato inoltre sistemato il cancello d’ingresso, pitturato con vernice a smalto di colore verde scuro, insieme alla ringhiera che delimita la cisterna e all‟intelaiatura della tettoia.
“Con orgoglio abbiamo mostrato in mondovisione, grazie al Giro d’Italia 2022, e in occasione del Forum mondiale del Turismo di Londra le bellezze archeologiche di Quarto, tra le quali la Fescina – ha dichiarato il sindaco di Quarto Antonio Sabino – Uno dei primi atti che feci da Sindaco neoeletto di Quarto nel 2018 fu un evento con le associazioni del territorio e la Soprintendenza proprio nella Fescina, che ripulimmo e rilanciammo dopo gli anni del buio e del degrado. Oggi, idealmente, chiudiamo il cerchio di questo grande impegno, reso proficuo grazie al FAI, al comitato delle associazioni, all’impegno del vicesindaco Raffaella De Vivo, alla Soprintendenza e a quanti hanno partecipato a questo percorso virtuoso di promozione della Fescina che segue da vicino anche il ministero della Cultura e il ministro Sangiuliano, al quale abbiamo inviato il progetto di riqualificazione e che attendiamo con piacere sul nostro territorio”.
“La Fescina è un monumento che rappresenta la storia archeologica di Quarto e, grazie alla proficua collaborazione con le associazioni del territorio, il FAI e la Soprintendenza le stiamo dando l‟importanza e la visibilità che merita – dichiara il Vicesindaco con delega alla Cultura e ai Beni Archeologici, Raffaella De Vivo – L’Amministrazione comunale è molto attenta alla cultura e alla valorizzazione della memoria archeologica locale e l‟iniziativa con il FAI va esattamente in questo senso”.
“Partecipare all‟inaugurazione di oggi è per me e per tutto il FAI motivo di grande orgoglio e gioia.” – ha dichiarato Michele Pontecorvo Ricciardi, Presidente Regionale FAI Campania – “La proficua collaborazione tra pubblico e privato si dimostra nuovamente una sinergia vincente e una risposta concreta alla necessità di valorizzare il nostro patrimonio per poter proteggere luoghi di bellezza come “La Fescina di Quarto” che rappresenta la cultura delle nostre radici. Tornare a splendere grazie all’iniziativa de “Luoghi del Cuore‟ ha un valore profondo, significa poter donare nuova vita a veri e propri gioielli di storia, promuovere siti culturali e destinazioni turistiche favorendo anche le relative ricadute economiche. Ringrazio il Comune di Quarto, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli, il Comitato FAI “Archeo Flegreo – I tesori nascosti di Quarto” e in particolare le scuole del territorio“.
“L’area archeologica di via Brindisi, con il complesso funerario caratterizzato dal colombario a cuspide cd. della Fescina, costituisce una realtà unica nel territorio flegreo – sottolinea la dott.ssa Maria Luisa Tardugno, funzionario archeologo per i Comuni di Quarto, Pozzuoli, Procida e isola d’Ischia – La necropoli, frequentata tra l‟età augustea e la fine del I sec. d.C., è stata interessata da indagini sistematiche da parte della Soprintendenza tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, che hanno consentito di inquadrare meglio il mausoleo piramidale nelle sue parti costitutive e al contempo di individuare ulteriori strutture funerarie e tombe sparse di diversa tipologia”.
La festa di inaugurazione delle attività di recupero che hanno coinvolto la Fescina prosegue nella giornata di giovedì 2 febbraio, a partire dalle ore 11.00, quando tutte le scuole e i cittadini potranno visitare il luogo e conoscerne il valore ritrovato.