Anno nuovo, problemi vecchi. I contagi aumentano, si prevedono nuove restrizioni con le regioni che cambiano colore. La Campania diventerà gialla dal prossimo lunedì 10 gennaio, quando si dovrebbe ritornare a scuola. E’ giusto che venga data priorità assoluta a questi problemi, ma non possiamo ignorare gli altri direttamente collegati.
Riteniamo assurdo che a distanza di 16 mesi dall’approvazione della legge n. 12/2020 il Ministro dell’Ambiente, oggi “per la transizione ecologica”, non firmi il decreto per la perimetrazione dell’area vasta di Giugliano ed il commissario straordinario, Gen. Vadalà, non possa assumere concrete iniziative per le bonifiche. Eppure gli scienziati sostengono che l’inquinamento ambientale incide molto anche sulla diffusione del virus, oltre a provocare altre gravi malattie.
Pertanto stamattina, in rappresentanza delle Associazioni, ho indirizzato al Ministro Roberto Cingolani la seguente lettera che riportiamo integralmente. “Signor Ministro, anche a nome delle Associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese che ho l’onore di coordinare, Le auguro Buon Anno. Le scrivo perché non riusciamo ad avere informazioni precise sul decreto di perimetrazione dell’area vasta di Giugliano, pur avendo interpellato i Parlamentari della zona. E’ noto che la legge 11.9.2020, n. 120 ha introdotto il comma 9 bis all’art. 252 del decreto legislativo 3.4.2006 n. 252, e nel trasformare l’area in SIN (sito di interesse nazionale), ha demandato al Ministro dell’ambiente il compito di definire il perimetro attraverso un decreto. Auspichiamo che sarà mantenuto l’impegno assunto dall’ex Ministro Sergio Costa di far rientrare anche le 5 discariche di Via Provinciale Pianura, riempite di rifiuti tossici, il cui percolato ha invaso il sottosuolo del nostro territorio ed ha raggiunto le falde acquifere.
Le chiediamo la cortesia di informarci, Signor Ministro, quali saranno i tempi per l’emanazione di tale decreto , al fine di consentire al Gen. Vadalà, commissario straordinario, di poter intervenire concretamente per le bonifiche. E’ pur vero che in questi due anni siamo stati travolti dalla crisi pandemica, con l’alternarsi di leadership, ma noi viviamo in una zona nella quale, oltre al fenomeno del bradisismo che crea non poche preoccupazioni ,si registra un crescente incremento di patologie oncologiche, di fatto trascurate per il Covid, ma soprattutto per i tagli nella sanità degli anni scorsi nonchè per la carenza e l’efficienza della medicina territoriale e preventiva. Nel confidare nel Suo cortese riscontro, La ringrazio e La saluto cordialmente. F.to Ciro Di Francia – Presidente OTAS”.
Il Ministro riuscirà a dedicare pochi minuti a questi problemi, distraendo la sua attenzione dal ritorno al nucleare oppure dalle intenzioni di volersi dimettere? Non ci resta che attendere.