La preside di un liceo romano, è accusata di aver avuto rapporti intimi con uno studente 19enne. La vicenda che ha coinvolto l’istituto, è al vaglio degli Ispettori dell’Ufficio scolastico regionale, che hanno interrogato la preside per apprendere la sua versione dei fatti. Volutamente il blog non riporta né il nome della dirigente, né il nome del liceo. I fatti sono stati raccontati da varie testate nazionali, proteggendo il solo nome dello studente, benché maggiorenne, e violando invece la riservatezza della preside.
E’ dovuto intervenire il Garante della Privacy per frenare lo scempio di un giornalismo becero e maschilista. Questi ha disposto, in via d’urgenza, “il blocco provvisorio di ogni ulteriore diffusione, anche online, dei contenuti dei messaggi acquisiti e presentati come loro trascrizione, in alcuni articoli pubblicati da ‘La Repubblica’, che riguardano la relazione intima che sarebbe intercorsa tra la dirigente di un liceo romano e uno studente della stesso istituto”.
Il legale della preside ha giustamente parlato di lapidazione e si è chiesto: “Fino a dove un certo ‘giornalismo’ possa colpire la vita umana e professionale di una donna con la consapevolezza e assoluto e ingiustificato sadismo di cronaca. I protagonisti sono maggiorenni. Lo squilibrio d’informazione va sempre criticato ma qui c’è molto di più e cioè un grandissimo problema mediatico di disparità di genere che come tale va riconosciuto e affrontato”.