Premiato al Consiglio Regionale della Campania il libro sul carcere di Pozzuoli

Nanà: “Sono una donna che tra tante altre cerca di urlare il suo messaggio di libertà…e ieri mi sono sentita libera…”

Ieri, 13 dicembre, presso la Sala Caduti di Nassirya del Consiglio Regionale della Campania, mi è stato riconosciuto il Premio Sociologi per il Sociale. L’evento è stato organizzato dall’omonima APS presieduta dal  sociologo Sergio Mantile. Il premio mi è stato consegnato dall’On. Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Campania. Ha moderato i lavori la dott.ssa Luisa Liccardo.

Le ragioni del premio: la capacità del libro “Anche in Carcere Viene Natale” è quella di evocare la complessa articolazione (ed anche l’ambiguità) della sofferenza senza possibilità di riscatto, che viene seppellita mentalmente e dimenticata materialmente dietro alle mura di un carcere. Il libro offre uno sguardo autentico sulla vita delle detenute nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Attraverso racconti intimi e profondi, l’opera mette in luce la resilienza e l’umanità delle protagoniste, invitando il lettore a riflettere sulle condizioni di vita nelle carceri italiane.

Al tavolo di presidenza con Nanà mi è sembrato di tornare indietro nel tempo. Il tempo in cui, dietro le sbarre, nella sala colloqui, facevamo progetti sul libro. Mai avremmo potuto pensare di poter arrivare così lontano.

Interventi di spessore quelli dei relatori al tavolo, che hanno stimolato i presenti su spunti di riflessione significativi e indotto tutti a fare progetti per lavorare sulle nuove generazioni. La comprensione del disagio sociale, dell’attenzione al prossimo, la costruzione di una rete di sostegno, ecco gli elementi portanti di una società civile sana e virtuosa.

Sono intervenuti: il Prof. Dario Gazzillo;  il Prof. Eriberto d’Ippolito, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Vanvitelli, che mi hanno espresso parole di vivo compiacimento per i messaggi significativi che ho saputo cogliere con la mia esperienza. Tra i presenti il prof. Giuseppe Boccariello, storico ed ex segretario  generale della Regione Molise; l’ing. prof. Alessandro Pepino della Facoltà di Ingegneria e del Policlinico di Napoli; il Prof. Guglielmo Pupo della Facoltà di Giurisprudenza Federico II, lo psicologo Cristian Tramontano, la dott.ssa Aida Panaro, Presidente della Casa di Clara;  il consigliere Ciro Di Giacomo, la psicoterapeuta Mariella Di Vicino; il Presidente dell’Associazione AdAstra della Campania Andrea Santoro, la scrittrice Tonia D’Alessandro, il regista Mimmo Fontanella.

Il Premio è un’opera dell’artista peruviana APPORUTTE.

NANÀ ci dona alcune sue considerazioni: “Anche in carcere viene Natale è un libro che raccoglie e narra di emozioni e storie di detenute nel carcere di Pozzuoli. Per alcuni tratti quasi surreali, ma lo scorrere attento e avvincente ti riporta ad una realtà triste ma nel contempo vissuta con forza, coraggio e voglia di trasformare quel suono agnostico e antico di chiavi e cancelli che si chiudono e a aprono scandendo le giornate. Già… il tempo che attraverso queste storie non si è mai cristallizzato, ma sfruttato al massimo, con fattività, attraverso attività manuali, mestieri, studi, lavori di gruppo…io sono Nanà una di quelle escluse che non si è mai sentita tale … che con tanta forza e acume trascinando qualche compagna, ha trasformato quella realtà in futuro, in obiettivo. Stasera presso la Sala Caduti di Nassirya, al ventunesimo piano dell’edificio regionale, Giovanna Di Francia ha ricevuto il premio per questo scritto, questo piccolo scrigno di vita vissuta, di sogni, di disperazione e di traguardi. Ascoltare commenti ed interpretazioni di quei racconti attraverso gli interventi di professori universitari, psicologi e sociologi, ho constatato l’esatta dimensione dell’obiettivo raggiunto: lanciare un messaggio a questa società alla quale sono stata restituita con un bagaglio ricco di vita che senza la detenzione oggi non avrei potuto vantare…. Ringrazio Giovanna per il lavoro svolto e che svolge ed il Dott Mantile del gruppo sociologi che stasera, unitamente ai suoi ospiti, mi ha fatto sentire un’inclusa … una donna che tra tante altre cerca di urlare il suo messaggio di libertà…e ieri mi sono sentita libera

grazie, Nanà”.

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