Si è tenuto stamattina a Palazzo Migliaresi la conferenza stampa che ha presentato alla città l’ottava edizione del progetto MAREFEST – Vietato NON toccare. Il giornalista Gianni Ambrosino, direttore di CANALE 21, ha moderato l’incontro. La rassegna di inclusione sociale “inversa”, di cultura del mare, di diritto alla lettura e all’accessibilità ai beni museali, è stata ideata e progettata dall’architetto Anna Russolillo e dal tiflologo Leonardo Sutera. E’ dedicata ai bambini vedenti, ipovedenti e non vedenti ed é intitolata alla memoria di Sebastiano Tusa. La Madrina della manifestazione é Lidia Tusa.
Sebastiano Tusa, è stato un archeologo di fama internazionale, esperto di archeologia marina, Sovrintendente del Mare della Regione Sicilia, scomparso nel 2019 in un disastro aereo mentre era diretto in Kenya per un progetto dell’Unesco.
Intervenuta alla conferenza stampa l’arch. Anna Russolillo, Presidente del Villaggio Letterario, specializzata in archeologia subacquea. “Marefest nasce in Sicilia nella prima area marina protetta d’Italia, precisamente a Ustica – ha dichiarato – La manifestazione, poi, si sposta a Palermo e infine a Pozzuoli. Una festa del Mare dove non solo si evidenzia tutto l’ambiente naturale, ma anche l’archeologia sommersa, una patrimonio immenso, uno dei Parchi più belli del mondo. Numerosi i laboratori: i protagonisti sono i bambini (vedenti, ipovedenti e non vedenti). Realizzeranno un libro tattile e tutti i libri saranno esposti in mostra all’interno del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Si tratta di un progetto di inclusione sociale inversa perchè i “diversi” saranno i bambini vedenti.
Sono intervenuti anche il Sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni e l’assessore alla Cultura, Filippo Monaco. “Il lavoro in favore dell’inclusione sociale va sempre favorito – ha dichiarato il Primo Cittadino – Per questo mi sono interessato al progetto: si parla di disabilità e di territorio. Si lavora su più fronti e su più progetti. La cosa che mi ha colpito e convinto é la partecipazione delle altre istituzioni e della scuola: una sinergia perfetta che l’amministrazione non può che sostenere.
“Il progetto è ampio e complesso: abbraccia più soggetti è più attori – ha dichiarato Monaco – Si parte dal basso per realizzare un progetto di storia e cultura. La conoscenza del nostro territorio, di una città nella città, con tutto il trascorso che noi, come amministrazione, stiamo cercando di far emergere. In questo caso i ragazzi saranno portatori di un messaggio di relazione con il territorio e lanceranno il messaggio che Pozzuoli ritorna ad essere turisticamente matura. Il sindaco sta portando avanti importanti idee progettuali che possano aumentare l’incoming turistico, che è comunque in crescita negli ultimi anni. Apriremo la Rocca del Rione Terra alla città per l’intero periodo natalizio fino a metà gennaio e cercheremo di rendere fruibili tutti i siti archeologici di Pozzuoli. Per l’estate del 2023 abbiamo come obiettivo l’apertura per eventi dell’Anfiteatro Flavio.
Hanno partecipato anche le Dirigenti Scolastiche Francesca Coletta e Giovanna Battista Costigliola. “Abbiamo partecipato già alla prima edizione di Marefest – ha dichiarato la preside Coletta dell’IC 4 Pergolesi – anche se, purtroppo, on line. I bambini ipovedenti hanno subito risposto con entusiasmo ponendosi come volano per l’inclusione di tutti i compagni. I bambini hanno la possibilità di conoscere come esplorare nuovi modi di apprendere, di sentire, nuove sensibilità. L’ho trovato un progetto di alto profilo, con esperti di ampia cultura ed apertura. Con questo progetto i bambini entrano in contatto con la propria terra, apprendono di vivere in un posto unico al mondo”.
“Anche noi abbiamo partecipato alla prima edizione durante il periodo del Covid – ha dichiarato la preside Costigliola del I circolo didattico di Pozzuoli – Durante il lock down non abbiamo mai abbandonato il contatto con il territorio. Oggi fare rete è l’unico valore aggiunto che ci consente di mettere in moto azioni che convergano verso nuove strategie inclusive, utilizzando anche il territorio. Noi da anni ospitiamo bambini non vedenti e un bambino ipovedente e quindi sperimentiamo quotidianamente cosa significhi per una scuola affrontare questa forma di disabilità. Il progetto dà un’opportunità ai bambini di formarsi sul territorio e di trasformare le proprie mani in occhi tattili. Tutti i bambini sperimenteranno cosa significhi vedere con le mani”.
E’ altresì intervenuto il Direttore parco archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano. Il focus sul nostro Parco Archeologico è nato dalla necessità di parlare agli studenti a 360•, realizzando anche inclusione attraverso una strategia di rete. L’educazione deve calarsi nella formazione relativa alla conoscenza del proprio patrimonio, costruendo un percorso che riporti alle filiere produttive. La forza dei nostri patrimoni e’ il valore aggiunto delle produzioni Made in Italy.
Ha chiuso la conferenza Sonia Gervasio, presidente di Lunaria ONLUS. “L’opinione pubblica si sta sempre più aprendo alla diversità – ha dichiarato – ed i progetti di inclusione sono sempre più estesi. È la prima volta che il progetto viene approvato dalla Regione Campania e grazie ai contributi ricevuto riusciremo ad estendere anche ad altri territori”.
Prima del coffee break, gli ospiti hanno assistito alla proiezione di un cortometraggio realizzato a Lampedusa, dove ragazzi non vedenti hanno raccontato le loro emozioni nell’entrare in relazione con il mare.