Pozzuoli – I vigili urbani come sceriffi: l’amara protesta di un cittadino

*Ricevo e pubblico:

Nonostante sia cambiata l’amministrazione comunale, Pozzuoli continua ad essere popolata da sceriffi: i nostri vigili urbani. È al Sindaco ed al Comandante della Polizia Municipale locale che rivolgo questa mia lettera aperta. Sapete perché la gente scappa da Pozzuoli? Perché il parcheggio è una piaga. E voi che occupate poltrone ai vertici dovreste disincentivare le multe scellerate e selvagge, come quella che ho subito io ieri mattina. Il mio scooter era parcheggiato all’angolo di Via Cosenza, in uno spazio che né impediva il passaggio di automezzi, né inibiva la circolazione stradale. Ho portato a casa mia le buste della spesa, 4-5 min e sono sceso a spostarlo e mi sono ritrovato un verbale. Faccio un segno di protesta gettandolo a terra, arrabbiato per quella cifra assurda da sborsare in un periodo per me non certo roseo. Si scaglia su di me un uomo in divisa, arrogante e prepotente, spingendo contro il mio petto e intimandomi di prendere subito il verbale da terra. C’è bastato poco che non mi alzasse le mani addosso. Io sono un uomo calmo e rispettoso, ma se quell’uomo non avesse indossato una divisa certamente non mi sarei stato a tanta prepotenza. Ora io vi chiedo, caro Sindaco e caro Comandante, come sia possibile non ascoltare la voce di tanti cittadini che denunciano quotidianamente, sui social ed in varie sedi, la mancanza di educazione e di professionalità della vecchia guardia? Anche della nuova guardia molti si lamentano della esagerata arroganza nelle relazioni con il cittadino. È possibile che nella formazione interna che di sicuro i vigili eseguiranno, non ci sia la possibilità di fargli comprendere che loro sono l’interfaccia della città, il biglietto da visita di Pozzuoli, l’avamposto della legalità? Come si può sorvolare su comportamenti così turpi ed istintivi, non certo adducibili ad uomini di rappresentanza dell’istituzione cittadina? Attendo con fiducia una risposta”.

Giovanni Ascolese

Il Blog di Gió resta a disposizione ad accogliere e pubblicare eventuali repliche.

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